l'intervista

Marco Scorsini e l'Avezzano: "Qui grande tradizione, cercheremo di essere all'altezza"

Gabriele Tossio

Due secondi posti di fila, nell’era Covid e, in due piazze, ad oggi, decisamente non accreditate per il salto di categoria, sono valse a Marco Scorsini una carezza generosa da parte della meritocrazia. Da pochi giorni, il noto tecnico laziale, è in Abruzzo, nientemeno che all’Avezzano: serie D girone F.

"Sono orgoglioso -narra Scorsini- di prender parte ad un progetto calcistico nella massima categoria dilettantistica nazionale. "Tifavo" per un’esperienza fuori regione e la chiamata che attendevo, alla fine, è arrivata. Ho veramente poco tempo a disposizione prima del debutto ufficiale ma i componenti del club bianco verde, stanno facendo di tutto per farmi calare, il prima possibile, nella nuova realtà, impattando in essa e per essa, in maniera solo ed esclusivamente positiva. Anche nei giocatori, prevalentemente giovani, ho intravisto l’abnegazione opportuna, nel mettersi a mia completa disposizione". Avezzano vuol dire un campionato di C2 vinto nel 1996, una Coppa Italia Dilettanti nel 1987 ed una C, conquistata attraverso la vittoria del campionato nel 1991; 84 stagioni sportive vissute dalla sua fondazione dunque, di cui 50 nei nazionali dilettanti e 15 nei professionisti. "Approdo in un sodalizio che ha grande tradizione calcistica. La proprietà nella scorsa stagione ha compiuto importanti investimenti ma siamo pur sempre una neo promossa ed acquisire una mentalità battagliera e sportivamente parlando aggressiva, deve essere, d’ora in poi, l’obiettivo su cui lavorare, a stretto giro di posta, in maniera assidua. Il fatto di essere una squadra sostanzialmente giovane, in ritardo dal punto di vista della condizione atletica, deve solo spronare tutti a dare il massimo, per colmare quelle lacune che, adesso abbiamo. Trasmettere rapidamente il mio DNA calcistico al gruppo è una priorità assoluta in questo momento". Il girone F con Alma Fano, Chieti, Sambenedettese, San Nicolò Notaresco, le ambiziosi laziali Cynthialbalonga, Trastevere, Roma City appare veramente di grande livello. "Lo è -prosegue Marco Scorsini- un po’ tutte le partecipanti hanno investito in maniera considerevole. Mi aspetto un raggruppamento duro ed equilibrato: cercheremo di esserne all’altezza il prima possibile". A conclusione uno sguardo al recente passato, col Lazio lasciato, in qualche modo da trionfatore. "A Ladispoli se non fosse stato per il blocco dei campionati, causato dalla pandemia, avrei molto probabilmente vinto il campionato. A Vignanello ho lasciato, mio malgrado, la squadra al secondo posto, dopo aver tra l’altro perso una semifinale di Coppa Italia con chi, poi, l’ha vinta. Se guardiamo tutto ciò da una prospettiva sono delusioni però, queste esperienze, mi hanno anche lanciato decisamente verso un palcoscenico indubbiamente importante: la mia è stata un’ascesa ed un po’, è anche giusto che me la goda".

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