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L'intervista

Spila: "Calciare con entrambi i piedi è un punto di forza. Qui mi ispiro a Capodaglio"

L'intervista al giovane centrocampista della Tivoli, il vincitore dell'ultimo sondaggio social di Serie D 

20 Aprile 2023

Spila

Andrea Spila (foto ©New Light)

Andrea Spila è il vincitore dell'ultimo sondaggio social di Serie D. Il centrocampista della Tivoli racconta le sue emozioni nella nostra intervista.

Contro il Nola hai firmato un gol pazzesco. Ti chiedo se te lo aspettavi e come è nato.

"Ovviamente sono contentissimo del gol sia per il modo in cui è arrivato ma soprattutto perché è stato d'aiuto alla squadra per poter tornare subito in vantaggio per chiuderla poi qualche minuto più tardi. Ero sicuro al 100% che il mio compagno mi passasse la palla su quella punizione, poi ho dovuto metterci del mio e fortunatamente è andata come doveva andare, quindi mi aspettavo in un certo senso che in quel momento avevo un'opportunità molto importante per segnare".

Un gol che come hai detto è servito alla squadra per vincere. Che partita è stata?

"È stata una partita molto fisica soprattutto nel primo tempo, ed è ciò che ci aspettavamo. Per questo motivo che nel primo tempo ci sono state poche occasioni, poco gioco ma molto equilibrio e molta intensità, nel secondo siamo rientrati in campo con una voglia di fare superiore, creando occasioni da gol, giocate importanti e mettendo pressione costante agli avversari, ciò che ci ha portato poi a vincere la partita meritatamente".

Non è la prima volta che fai gol del genere, è uno dei tuoi punti forti?

"È vero, non è la prima volta che faccio gol del genere e sì, direi che è uno dei miei punti forti soprattutto perché riesco a calciare con entrambi i piedi allo stesso modo".

Adesso mancano tre partite, fondamentali per la salvezza. Cosa ti aspetti da questo finale di stagione?

"Mi aspetto una Tivoli che è ad un passo dal traguardo e che farà di tutto per raggiungerlo proprio come abbiamo fatto in queste ultime partite, avendo ancora due scontri diretti da giocare".

Cosa è cambiato con mister Cotroneo? Come ti trovi alla Tivoli?

Alla Tivoli mi trovo bene, mi trovo bene con i miei compagni e con tutte le persone che ne fanno parte. Con mister Cotroneo è cambiato il modo di pensare, ci siamo chiusi in noi stessi come squadra, ci siamo compattati umanamente lasciando fuori dal gruppo tutte le scuse del caso e le critiche che ci giravano intorno pensando solo a vincere e a dare una svolta alla situazione difficile creata".

C'è un giocatore al quale ti ispiri? Sia alla Tivoli che nel calcio dei big.

"Nella mia squadra un giocatore al quale mi ispiro é ovviamente Paolo Capodaglio che è un centrocampista come me, è un esempio, un leader ma soprattutto una persona d'oro capace di aiutarti sempre per poter migliorare. Nel calcio dei big amo De Bruyne che è il centrocampista più completo almeno degli ultimi cinque anni e vederlo giocare per me è fantastico". 

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