L'Intervista

Anzio, Bencivenga: "Il nuovo ruolo è merito di mister Guida. Zanetti è il mio idolo"

Federico Meuti

Motori scaldati, chiavi inserite a dovere, adesso è il tempo di partire. La prima giornata di Serie D è andata ufficialmente agli archivi, consegnandoci già diversi verdetti, espressi qua e là sui campi. In parallelo con il campionato Intterregionale, torna il nostro sondaggio sul miglior giocatore delle laziali, il cui nome risponde a Pietro Bencivnega. L’esterno dell’Anzio difatti è stato il più votato, vista la prestazione di domenica, bagnata da gol che è valso il pari in casa del San Marzano.

Cosa hai provato nel vincere il primo contest della stagione? Aprire così l’anno di certo si pensa faccia piacere

“Si devo dire che sono molto contento di questo risultato. Negli anni scorsi ero finito qualche volta tra i migliori cinque del weekend, ma non ero mai riuscito ad arrivare primo. È una bella sensazione, vuol dire che anche altre persone da fuori apprezzano il tuo lavoro. Mi fa sorridere comunque di aver vinto con 57 voti, dato che in passato giocatori magari con più di 200/300 preferenze arrivavano secondi o terzi, però a questo giro ci sta, è una cosa simpatica”.

Dopo la cavalcata esaltante dell’ultimo anno in Eccellenza, vi siete subito calati nella categoria, facendo risultati importanti. Merito del vostro carattere, della vostra compattezza. Qual è l’ingrediente segreto?

“Beh la stagione passata è stata ricca di soddisfazioni per tutti, ci siamo resi protagonisti di un cammino che non si aspettava nessuno. Vincere così ti lascia un ricordo indelebile, soprattutto grazie alla splendida organizzazione della società. L’importante era non buttare tutto alle ortiche, ma cominciare nel migliore dei modi questa Serie D, capendo subito il livello. Direi che per ora abbiamo fatto i compiti, e l’inizio della stagione lo dimostra. La vittoria, seppur ai rigori, in Coppa con la Boreale, l’aver messo in difficoltà l’Ostiamare per poi pareggiare sul campo del San Marzano, è una dimostrazione di ciò, e per il rematch con le Boreale di domenica questo ci dà fiducia. Sappiamo che dovremo sempre lottare, però le basi sono buone”.

Proprio sulla prossima sfida con la Boreale, come ce la anticipi? Sarà un crocevia sicuramente non indifferente, visto che entrambe siete in competizione per lo stesso obiettivo

“Senza ombra di dubbio sarà una partita fondamentale, e anche un replay dell’anno scorso. La corsa per arrivare in D è stata soprattutto con loro, mentre adesso ce ne sarà una nuova per raggiungere i rispettivi obiettivi. Devo dire che, in questa categoria, l’attenzione va posta al massimo sui dettagli e sul ritmo, soprattutto contro squadre così attrezzate come quella di mister Granieri”.

Passando all’aspetto personale: a che punto ti senti della tua carriera, sei contento di quello che hai raggiunto?

“Fa tutto parte di un percorso, anche se le tappe svolte fin qui mi rendono soddisfatto. Questa è una categoria che ho già fatto in passato, anche se nel ruolo di terzino, dove forse sei chiamato a fare maggiormente fase di copertura, quasi il “compitino”, mentre da esterno è tutt’altra cosa. Su questo è necessario dire grazie a mister Guida, che da quando sono arrivato al Bruschini mi ha spostato di ruolo, facendomi crescere molto. Questa stagione per me è un giro di boa importante, e voglio assolutamente far bene, in modo da ripagare la fiducia di diverse persone”.

E il giocatore a cui ti ispiri?

“In relazione alla mia nuova posizione, non ti nascondo come nell’ultimo campionato sia rimasto affascinato dalle giocate di Leao e Kvaratskhelia, impressionanti a certi tratti. Anche se da interista il mio idolo d’infanzia rimane sempre Javier Zanetti”.

 

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