Le 5 verità di Cynthialbalonga-Flaminia: Sartor indomabile, Marchi è immortale

Meglio di così era difficile ripartire, quasi impossibile, considerando come il vento avesse cominciato a tirare in una direzione lievemente avversa, anche se i lupi di mare più esperti sanno sempre come affrontare le ondate di un mare potenzialmente agitabile. Come vi avevamo già detto due settimane fa, questa Cynthia c’è e ci sarà. Certi caratteri non li puoi spegnere con uno schiocco di dita, ma devi prima passare sull’animo di una squadra battagliera, che non farà mai un passo indietro, ad immagine del suo allenatore. Quel Marco Mariotti che sta guidando i suoi ragazzi verso una stagione che potrebbe portare a tante soddisfazioni, e la base per sorridere non manca di certo, anche se i migliori artigiani capiscono il modo in cui devono lavorare con il materiale a disposizione. Di certo la qualità non manca, la grinta nemmeno, al pari valore ancora non totalmente espresso di una rosa scoppiettante sotto diversi punti di vista. Il ko inflitto dall’Ostiamare ed il pari sul campo della Romana, avevano reso leggermente più sfocato uno scorcio di stagione giocato magistralmente dai castellani. Con la Flaminia però ogni dubbio possibile è stato messo da parte, cancellato. La performance degli azzurri è stata encomiabile, lottando su ogni pallone, verticalizzando da grande squadra, concedendo poco ad una compagine veramente valida come i viterbesi. La difesa ha chiuso quasi ogni spiraglio, le fasce son state infuocate a dovere dalla trame di una mediana stupenda, sempre collegata con la trequarti, innescando poi le folate di un Sarto quasi ingiocabile. La Cynthia ci sarà, ed in un girone così aperto questo può esser l’anno buono degli azzurri. Attenzione poi a domenica, perché ci si potrebbe anche sedere sul trono del girone.