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l'intervista
Il tecnico e il capitano del club di Settebagni tracciano un bilancio del 2023 e si proiettano verso il 2024
06 Gennaio 2024
Marco Sfanò e David D'Antoni (Foto©DeCesaris)
Per la Romana il 2023 si è chiuso nel migliore dei modi ma adesso il club di Settebagni, dopo un'incredibile scalata, per mantenere questo livello non dovrà abbassare la concentrazione e sia mister David D'Antoni che Capitan Sfanò, caricano l’ambiente in vista del 2024 e del girone di ritorno.
"Il 2023 si è chiuso nel migliore dei modi con la seconda parte del girone d’andata che è stata straordinaria, sia sotto l’aspetto delle prestazioni che dei risultati. Mi preme sottolineare il grande lavoro che hanno fatto i ragazzi, perché siamo riusciti a costruire un qualcosa di solido. Domani sarà una partita bella e complicata, visto che affrontiamo la squadra che fino ad oggi ha meritato di stare in testa. L’affronteremo con rispetto ma allo stesso tempo con la voglia di continuare a stupire e di restare in alto, perché questa posizione ce la siamo meritata e guadagnata con umiltà, sacrificio e anche tanta qualità. Dal 2024 mi aspetto di compiere un ulteriore step di maturità e di alzare l’asticella per diventare una squadra ancora più forte. Abbiamo l’obbligo di proseguire su questa scia: i momenti di difficoltà ci saranno ma se saremo uniti come lo siamo stati fino ad ora li supereremo".
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"Sicuramente è stato un girone di andata positivo, soprattutto se pensiamo al rendimento degli ultimi due mesi che ci ha portato a scalare la classifica. Da parte mia, però, c’è un grande rammarico per i due pareggi casalinghi contro Budoni e Ischia arrivati nel recupero poiché avrebbero potuto aggiungere altri 4 punti alla situazione attuale. Domani arriva la prima della classe che in questi mesi hanno dimostrato di essere la più forte del girone, ma noi vogliamo stupire anche noi stessi: proveremo ad impensierirli per lasciare il nostro fortino ancora inviolato. Il momento della svolta ce lo siamo creati con il lavoro e l’unione di d’intenti. Il mister è stato eccezionale nel capire i nostri limiti e lavorare sulla parte emotiva che poteva invece esaltarci. Ora siamo un gruppo, e dobbiamo difenderlo fino alla fine. Ci saranno sicuramente momenti difficili ma se non perderemo spirito e identità sono sicuro che sarà un grande 2024".
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