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L'Intervista
13 Maggio 2025
I festeggiamenti salvezza del Sora (Foto ©Sora Calcio)
Una squadra, un popolo, una città. Molti sforzi, un lavoro arduo, un'opera che continua ad essere storia. Ogni membro: un pezzo, un passo, un obiettivo. Il successo dunque nasce dal lavoro di chiunque ed è gioia. Nella partita più significativa della stagione il Sora riesce ad arrivare alla destinazione prefissata a inizio stagione, la salvezza. Grande lavoro psicofisico della squadra che grazie a unione e abnegazione è riuscita a rendere orgogliosa la città. Quest'ultima ha dimostrato amore già nella settimana di preparazione della partita, lo ha fatto tappezzando le strade con cartelloni, striscioni, bandiere. La società ha chiesto vicinanza e l’ha ottenuta, la prova è anche e soprattutto un Tomei gremito di tifosi che dal primo all’ultimo minuto ha cantato a squarciagola. Questo atto è l’ennesima dimostrazione che il lavoro divide i compiti per poi andare a moltiplicare i successi.
Preparazione perfetta Gran parte del merito è di mister Massimiliano Schettino che grazie al duro lavoro è riuscito a preparare al meglio una partita da dentro o fuori "Quando ti salvi all’ultima curva è tutto più bello, sicuramente avremmo meritato la salvezza diretta, questa però non è arrivata. Abbiamo messo insieme un pizzico di motivazione, un pizzico di rabbia, inoltre avevamo dalla nostra l’atmosfera e la giusta pressione, da lì è nato il cocktail perfetto che ci ha fatto salvare. Già sapevo che ce l'avremmo fatta perché in settimana i ragazzi mi hanno mostrato le facce giuste, alla fine abbiamo meritato, siamo passati in vantaggio ma in generale durante tutto l’arco della partita non abbiamo rischiato nulla. Sinceramente ho preparato la partita nei 90 minuti, non ho proprio pensato ai tempi supplementari perché sapevo i ragazzi l’avrebbero chiusa prima"
Sweet emotion Sfuggenti, deliziose, soavi. Questi termini si uniscono andando a creare una sorta di melodia armoniosamente stupenda. Di questa pasta devono essere fatte le “dolci emozioni” descritte dagli Aerosmith nella loro famosissima canzone. Questa domenica nella città di Sora ce ne sono state molte, una curva stipata che ha tirato fuori una bellissima coreografia (nella foto in alto), la gioia dopo il calcio di rigore di capitan Di Gilio, l’emozione del fischio finale che ha decretato la salvezza. "Per me sono state emozioni incredibili- dice mister Schettino- il Tomei da quando sono arrivato non è mai stato così pieno. L’atmosfera che hanno creato i tifosi è veramente da incorniciare, abbiamo vinto per loro e grazie a loro"
Il futuro? "Il discorso non è mai uscito perché mi sono limitato con i ragazzi a festeggiare il traguardo raggiunto. Ho ricevuto chiamate ma aspetto quella del Sora, sono disponibile a parlare con loro se mi proponessero una riconferma. Qui mi sono trovato benissimo, ci tengo a dire che la società per competenza e professionalità merita in un futuro prossimo non solo la salvezza. È una piazza di storia e ambizione, non mi meraviglierei se mi dicessero che il Sora è protagonista in Serie D. Poi c’è il pubblico che con passione e fervore merita veramente palcoscenici di gran lunga superiori".
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