L'intervista

Casciotti esalta l'Unipomezia: "Gara bellissima, complimenti ai ragazzi"

Il tecnico rossoblù torna sulla splendida vittoria contro il Termoli

29 Settembre 2025

Andrea Casciotti (©Gazzetta Regionale)

Due vittorie in quattro giorni, frutto del lavoro e delle prestazioni mostrate in campo. L’Unipomezia prosegue il suo avvio di campionato positivo, dimostrando di avere le carte in regola per fare bene anche nel suo anno da matricola nel torneo Interregionale. La sfida del Comunale contro il Termoli ha messo in evidenza una formazione con le idee chiare e che scende in campo con l’obiettivo di cercare la vittoria sempre attraverso il suo gioco. Punto fermo della compagine rossoblù è il tecnico Andrea Casciotti, che assieme al suo vice Luca Rubino, sta portando avanti un lavoro iniziato due anni fa e che ha portato il team pometino a centrare la promozione in Serie D. “Avevamo spiegato ad inizio stagione a ragazzi, società e dirigenza – ammette mister Casciotti – che le nostre prime 7-8 partite sarebbero servite per portare avanti il processo di adattamento alla nuova categoria. Avevamo messo in preventivo di commettere errori in alcune gare, come accaduto contro il Notaresco. Non c’è molto tempo per farlo, ma i ragazzi hanno capito velocemente quanto sia difficile la Serie D. A volte è necessario mettere da parte il bel gioco per favorire giocate più concrete. Inoltre siamo anche in attesa di recuperare qualche giocatore. Devo fare i complimenti ai ragazzi per aver giocato due ottime gare ravvicinate e messo in mostra temperamento, rispetto, carattere, carisma e abnegazione. Questi sono gli aspetti più belli per un allenatore. Può mancare la qualità in alcune occasioni, anche se non è il nostro il caso, ma quando la squadra mette tutto quello che ha, il tecnico non può che essere felice. Contro il Termoli abbiamo giocato 70-80 minuti bellissimi al cospetto di una squadra dura da affrontare e che non ti regala niente. E’ stato necessario fare una battaglia su ogni pallone e non è la nostra caratteristica principale e per questo è stato difficile adattarsi”.