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09 Dicembre 2025
Ospite nella serata di ieri a GR Show - Se lo dice Gazzetta, l'allenatore dell'Unipomezia, Andrea Casciotti, ha raccontato della sua esperienza in panchina, sin qui gloriosa nonostante sia prettamente giovane. Il tecnico ha toccato vari temi, cominciando da questa annata, la prima in Serie D: "È una scelta che ho metabolizzato negli ultimi due anni. Questo è l'anno della maturazione, perché nei primi due per me è stato un sogno: su 75 partite ne vinciamo 69. Questa è stata la cosa più difficile, perché odio perdere. A me la sconfitta logora dentro, non mi fa dormire la notte. Ovviamente quest'anno era più complicato fare 31 vittorie su 34, 90 punti su 102, e quindi il lavoro più difficile è stato quello di capire che la sconfitta fa parte di questo gioco. A volte serve perdere certe partite, seppur faccia male".
Inoltre, da questa stagione, Casciotti ha al suo fianco, in veste di direttore sportivo, Roberto Delgado, compagno da calciatore e suo attaccante fino all'anno scorso: "Roberto è nato per fare questo. Deve sicuramente migliorare, ma è uno che sa vendere. Sarebbe capace di venderti anche una penna, e questo per un direttore sportivo è importante. Lui è l'unico che mi sopporta, visto che io ho sempre bisogno di sfogarmi, non sono mai contento e per me Roberto è perfetto".
Fondamentale il rapporto del tecnico con il suo secondo, Luca Rubino. Dalle parole di Andrea Casciotti, è facile intuire come il legame tra i due vada ben oltre il calcio: "A me dispiace, mi sento sempre in difetto nei confronti di Luca, perché io mi prendo i meriti e vado alle trasmissioni, ma il lavoro è diviso al 50%. Noi siamo un'entità sola. È raro, è unico. Quando mi è arrivata la chiamata del Presidente Valle non ho esitato, ma ho voluto portare anche lui, che non conosceva. Io avevo smesso di giocare da 20 giorni, neanche avevo il patentino però sapevo che il mio percorso era quello. È un legame indissolubile. È un amico per la vita, ci conosciamo da 20 anni e auguro a chiunque di trovare un Luca Rubino a chiunque voglia fare l'allenatore. Ogni discorso è costruttivo".
Infine, l'allenatore dei pometini ha voluto spendere parole al miele anche per Fabio Lucidi, forse il tecnico più importante avuto da Casciotti durante la sua carriera da calciatore: "Fabio è una persona che merita ben altre categorie. Per me è una mosca bianca, mi dà tanti consigli. Io ho avuto tantissimi allenatori bravi, ma lui ha un modo di vedere calcio che è imparagonabile. Non capisco come non abbia mai allenato nel professionismo".
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