Rieti – DLF Civitavecchia: parlano i protagonisti

Un campionato difficile, altalenante e spesso amaro. E' il minimo comun denominatore che riunisce DLF Civitavecchia e Rieti, domani in lotta fra di loro in cerca della salvezza. Per quanto riguarda i dielleffini, in realtà, la posta in gioco è la serenità; sono gli amaranto oro a mettere tutto sul piatto. Nel tentativo di approfittare dei contemporanei scontri fra Certosa e Savio e tra Ladispoli e Fortitudo Calcio Roma, la formazione del Ciccaglioni dovrà blindare il campo amico, per strappare i tre punti, vendicando così la debacle d'andata, concretizzatasi in un eloquente 4-0. Ne parliamo con i due tecnici protagonisti della sfida, Gabriele Inches e Franco Supino.

Gabriele Inches (Rieti) “Ormai ci troviamo nelle ultime cinque partite della stagione, dovremo dare il massimo, abbiamo ancora speranze di salvarci. L'andata? Abbiamo offerto una prestazione discreta, costruendo diverse occasioni da goal. Poi è arrivato il vantaggio del DLF e da lì siamo crollati mentalmente. Loro hanno alcune individualità importanti: una punta, un esterno e un centrocampista di spessore a cui dovremo prestare attenzione. Fortunatamente arriviamo alla sfida con la rosa abbastanza completa, abbiamo recuperato alcuni elementi. Non giocherà però Mariantoni, fuori città con la famiglia.”

Franco Supino (DLF Civitavecchia) “Veniamo da un brutto periodo, che si è protratto più a lungo del previsto. L'andata? Una grande vittoria, da cui però non possiamo trarre spunto: era un'altra squadra, un altro momento... noi eravamo in uno stato di forma incredibile. Poi c'è stato il calo mentale, sì, ma non fisico: anche con la Roma ho visto la squadra combattere. Domani dovremo fare di tutto per vincere e raggiungere la salvezza. Il Rieti? Nonostante il 4-0 non mi fece una cattiva impressione, anzi: sono un gruppo tecnicamente interessante, seppur fisicamente non particolarmente dotato. Purtroppo domani manca Moracci, nostro difensore, a causa di un infortunio. Dovremo dare il meglio per espugnare il Ciccaglioni.”