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la polemica

Caos Varani: fuori la Tor 3 Teste I rossoblu dagli avvocati

Botta e risposta a distanza tra il presidente del Racing Club, Antonio Pezone, e la società di via Candiani dopo la clamorosa esclusione dell'ultima ora

30 Luglio 2016

Il post di Antonio Pezone sul proprio profilo Facebook

Il post di Antonio Pezone sul proprio profilo Facebook

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Polemiche alla seconda edizione del Memorial Cristina Varani. A poco meno di un mese dall’inizio della kermesse, apprendiamo la clamorosa esclusione della Tor Tre Teste. Come apparso sulla pagina Facebook del Varani, infatti, il club di via Candiani è stato sostituito dal Savio di Paolo Fiorentini per motivi tutt’ora da chiarire. Il Racing Club, società organizzatrice della manifestazione, fa chiarezza attraverso le parole del suo presidente Antonio Pezone, il quale commenta così sul proprio profilo Facebook: “La Società Tor Tre Teste è stata esclusa dal torneo per comportamento scorretto e sleale”. Gli fa eco il direttore generale gialloverde, Andrea Viola che precisa: “La società lavora nella massima tutela dei propri tesserati e non accetta comportamenti inadeguati nei confronti dei suoi tesserati”.

Image titleIndignazione rossoblu. Non si è fatta attendere la risposta della Tor Tre Teste, la quale ha deciso di adire alle vie legali. Decisione presa, secondo quanto si apprende dal comunicato ufficiale della società rossoblu, dopo il comportamento non corretto da parte di alcuni esponenti del Racing Club che avrebbero leso l’immagine della società.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Tor Tre Teste: “Prendiamo atto con vivo sconcerto della decisione - adottata dalla società organizzatrice Racing Club - di escluderci dalla partecipazione al Torneo Varani. Rimaniamo davvero esterrefatti non solo per la sostanza del provvedimento assunto nei nostri confronti (da ritenersi del tutto immotivato, illegittimo ed arbitrario) ma anche per la forma, tenuto conto che la Racing Club (e per essa il suo Presidente) non ha nemmeno avuto il buon gusto di avvisarci direttamente, preferendo affidare ai social una comunicazione che, peraltro, evidenzia anche contenuti altamenti lesivi del buon nome e dell'immagine non solo della nostra società ma anche di chi la rappresenta. Per tali ragioni comunichiamo di aver conferito incarico al nostro ufficio legale di intraprendere ogni più opportuna azione giudiziaria a tutela delle nostre ragioni ed anche ai fini del risarcimento di tutti i danni subiti in conseguenza.di questa incresciosa situazione”.

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