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L'intervista

Tor di Quinto, Passalacqua: "Noi, un gruppo consolidato"

Il tecnico della squadra di via del Baiardo si pronuncia sulla rosa, in attesa dell'esordio nel mondo agonistico

05 Ottobre 2016

Passalacqua

Passalacqua

Inserito all'interno dell'arduo girone B, il Tor di Quinto si appresta ad affrontare l'inizio della nuova stagione. Di questa vera e propria avventura ne parliamo con il tecnico, Evandro Passalacqua, che dopo ben dieci anni di esperienza nel mondo della scuola calcio si appresta a vivere il suo esordio nell'agonistica. “E' per me una grande emozione. Sono grato alla società per avermi concesso questa opportunità; spero di dimostrarmi all'altezza dell'incarico.” Sicuramente, un punto a favore del tecnico, matricola agonistica, è la conoscenza del gruppo. Passalacqua ci rivela, infatti, che quasi l'80% della rosa è con lui da cinque anni. Un bel vantaggio, che potrebbe Passalacquarivelarsi decisivo soprattutto in avvio di campionato, quando ancora molti dei tecnici rivali non hanno la possibilità di leggere e comprendere perfettamente le caratteristiche dei loro nuovi calciatori. “Siamo un gruppo consolidato, composto da elementi di buona qualità. Un reparto attualmente più pronto? Non saprei dire. Abbiamo un centrocampo interessante, ma devo dire che siamo coperti in tutte le zone del rettangolo di gioco. Credo che ce la possiamo giocare con tutti. E' una squadra da valutare, non sappiamo che tipo d'impatto avrà con il campionato. Posso dire che non ho velocisti a disposizione, abbiamo invece integrato alcuni elementi a tutto campo, in particolare un terzino, un centrale, un mediano e un attaccante, ben strutturati fisicamente, nel tentativo di colmare un leggero gap che avevamo in tal senso.” Nonostnate il cospicuo numero di corazzate nel girone, il calendario del Tor di Quinto si mostra magnanimo nelle prime giornate: Fortitudo Roma, Cinecittà Bettini e Aprilia i primi tre avversari da affrontare. Ma Passalacqua non si fida: “Non si può mai sapere che tipo di squadre abbiano allestito. Certo, sarebbe stato peggio incontrare subito le professioniste: non ci possiamo lamentare. Ma ora come ora cerco di concentrarmi solo sui miei ragazzi.”

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