Cerca

Provinciali

La favola del Tirreno, Bosco: "Siamo stati fortunati"

il direttore sportivo parla dell'origine travagliata del gruppo 2003; l'inizio di campionato si rivela più che positivo

03 Novembre 2016

Tirreno

Tirreno

Tirreno

Nonostante le iniziali difficoltà nell'assemblaggio del gruppo, il Tirreno è riuscito a iniziare il campionato nel migliore dei modi. La partenza è stata da protagonista: tre vittorie su tre gare disputate. Un risultato impressionante, pensando a quella che era la situazione poco prima dell'esordio stagionale. Ce lo siamo fatto raccontare la direttore sportivo, Luigi Bosco, che ha seguito i ragazzi nelle prime tre uscite stagionali (ora, invece, proseguirà il tecnico Andrea Accica). “Siamo stati molto, molto fortunati. Siamo partiti da una base di sette, otto ragazzi che l'anno scorso facevano parte di un gruppo misto. Con i raduni siamo arrivati a contare tredici unità circa, ma la qualità dell'organico non era eccelsa. Avevamo bisogno di elementi ulteriori per poter vivere una stagione tranquilla, ma non sapevamo come fare, il tempo stringeva. Poi, la sorte ha voluto che alcuni ragazzi dalle ottime doti venissero da noi all'ultimo, scontenti delle realtà di cui facevano parte. Nel corso di una sola settimana ci siamo ritrovati a ranghi completi, ma non solo: abbiamo trovato la qualità che ci serviva.” Quasi una favola, insomma, a lieto fine. Chiediamo a Bosco se, tuttavia, la formazione del gruppo così a ridosso del campionato abbia comportato problemi di amalgama fra i giocatori. “Anche questo è stato un colpo di fortuna. I ragazzi si conoscevano già, al di fuori del calcio. Non ci sono state difficoltà d'inserimento: sembra che giochino insieme da un anno. Problemi? Paghiamo giusto l'inizio dei lavori in ritardo: soffriamo qualche calo durante la singola prestazione. Sinora, però, grazie all'abilità del singolo di turno siamo sempre riusciti a fare risultato.” Un altro aspetto positivo è la fase difensiva: ammonta a zero, per ora, il numero di goal subiti: “Merito di tutto il gruppo. Da noi anche l'attaccante partecipa in fase di non possesso. Tutti i ragazzi si muovono nella stessa direzione e forse è proprio questo il nostro punto di forza.”

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni