L'intervista

A tu per tu con il miglior bomber: Vichi si racconta

L'attaccante della Lupa Roma dice la sua dopo il titolo di capocannoniere stagionale: "Una grande soddisfazione"

Daniele Vichi, attaccante della Lupa Roma, si è aggiudicato l'alloro del capocannoniere del campionato, al termine di una stagione che lo ha visto siglare 20 goal. Non è stata un'annata facile per il giocatore, che con i suoi compagni della Lupa Roma ha dovuto affrontare un girone di andata avaro di risultati, per poi accelerare solo verso la fine del torneo. Vichi, aiutato da un fisico poderoso e da un coraggio gladiatorio, ha dato più che un semplice contributo alla causa della salvezza, trascinando i suoi a suon di goal. Ha concluso la stagione da primo nella classifica dei migliori bomber, a più tre sulla coppia da derby Serafini – Mancino. “E' una grande soddisfazione per me l'aver tagliato questo traguardo”, esordisce il giovane Vichi, che dimostra lucidità nel riconoscere i propri pregi ed umiltà nell'ammette gli attuali difetti: “Credo di essere, sì, un buon attaccante d'area di rigore. Purtroppo sono ancora un po' troppo statico: soprattutto nell'ultimo periodo ho lavorato tanto con il mister per cercare di perfezionare questo aspetto.” Nel gioco della Lupa Roma ha funzionato particolarmente bene nel corso dell'anno l'intesa tra Vichi e Governatori. Quest'ultimo, con caratteristiche più da seconda punta, ha costituito un rapporto simbiotico con il primo, esaltandone le qualità e rivelandosi anch'esso decisivo nella conclusione (ben 11 centri). “Il rapporto con Governatori è ottimo, in qualche modo sento che mi ha completato in questo torneo. Ho legato con tutti i miei compagni, ma con è lui il giocatore a cui mi sento più legato. Siamo molto amici.” Parlando di ricordi: “Il goal più bello che ho fatto secondo me è stato un tiro di prima intenzione su una punizione, al ritorno con il Rieti. La partita più memorabile invece è stata la seconda con l'Urbetevere, poco tempo fa: è arrivata una grande vittoria dopo tanta sofferenza, siamo stati bravi a tenere botta dopo il nostro vantaggio.” Vichi non ha dubbi per quanto riguarda i migliori rivali incontrati nel corso della competizione: “Il mio più forte avversario è stato Bontempi. Lui è il migliore. Parlando invece di difensori, quelli della Lazio sono stati fra i più difficili da affrontare.” Idee molto chiare sul percorso, non semplice, affrontato dalla squadra. Un inizio difficile, poi l'exploit nel finale, che ha portato la Lupa Roma a totalizzare 14 punti in sei giornate. Pensate: quasi la metà dello score totale. “Purtroppo nella prima parte della stagione è mancata la cattiveria, la giusta determinazione per arrivare al risultato. Alla fine è subentrata la paura della retrocessione e questo ci ha stimolato molto. Questa è una squadra di qualità, ne sono convinto, e per questo c'è rammarico. Perché sono sicuro che se avessimo giocato come nelle ultime sfide tutto il resto della stagione, avremmo potuto chiudere anche in quarta posizione. Tutto sommato però quest'anno per me è stata una bellissima esperienza, che mi ha fatto crescere sia calcisticamente che umanamente.”

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