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MEMORIAL VARANI

Girone A: gran tris dell'Inter, Lazio di misura sull'Urbe

Atto di forza dei milanesi contro il Barcellona, gli aquilotti la spuntano con il minimo sforzo contro l'Urbetevere

01 Settembre 2017

L'esultanza dell'Inter ©Varani

L'esultanza dell'Inter ©Varani

Nella terza giornata del Girone A del III Memorial Cristina Varani bel tris dell'Inter e vittoria di misura della Lazio: ecco le cronache dei due match.


INTER - BARCELLONA 3-1

INTER Bonucci; Marocco, Trubia, Cugola, Perin; Maffi (56’ Menegatti), Savane, Bonavita (56’ Gatti), Pelamatti; Doratiotto (46’ Marise), Sarr (46’ Curatolo) PANCHINA Malavindi, Castoldi, Uberti ALLENATORE Mandelli

BARCELLONAMartínez Salamanca (36’ Ramos Pinazo); López Sánchez-Migallón (36’ Jurado Gómez), Almeida Crespo, González Carreras (36’ Casas Arcas), Larrios López; Caravaca Comino, Capdevila Puigmal (36’ Garrido Cañizares), Páez Gavira; Segarra González (36’ Bobi Chamorro), Planas Cruz (31’ Jan Coca Ausin), Akhomach Chakkour (51’ Jordi Coca Ausin) ALLENATORE Martínez Novell

MARCATORI Bonavita 9’ (I), Cugola 23’ (I), Pelamatti 35’ (I), Jan Coca Ausin 40’ (B)

ARBITRO Sapone di Aprilia

NOTE Rigore parato al 20’ da Martínez Salamanca (B) a Bonavita (I) Ammoniti Martínez Salamanca, Bonavita, Doratiotto, Trubia, Gatti, Marocco Angoli 4-3 Rec. 1’pt, 3’st


L'esultanza dell'Inter ©Varani

L’Inter si aggiudica lo scontro stellare con il Barcellona, aggancia gli azulgrana al primo posto del girone A e, con una partita in meno giocata (i nerazzurri hanno già osservato il turno di riposo imposto dal calendario ad ognuna delle partecipanti), ne prenota il primo posto. Impressionante la prova di forza offerta dai ragazzi di Mandelli nella riedizione della finalissima del 2015, vinta allora dopo i tempi supplementari. I catalani vengono infatti annichiliti in appena una frazione, chiusa dall’Inter in vantaggio di tre reti e col malus di un rigore sbagliato. Bonavita, dopo averci provato due volte da fermo trovando le opposizioni in due tempo del portiere avversario Martinez, fa centro al terzo tentativo: è il 9' quando il capitano si avventa sulla corta respinta della difesa spagnola, aggancia in corsa al limite dell’area di rigore, supera un avversario con un lob e trafigge Martinez con una conclusione di contro balzo che si spegne nel sette alla sua sinistra. Incassato il colpo, i ragazzi di Martinez Novell non hanno idee e spazi per attuare il loro calcio manovrato e finiscono subissati dalla prepotenza di un Inter straripante per condizione fisica e lucidità. Al 19' D’Oratiotto gioca alla ceca in direzione di Pelamatti, Lopez Sanchez difetta nel controllo e permette al numero 11 di impossessarsi di una sfera che Martinez gli sottrae travolgendolo in piena area di rigore. Sapone indica il dischetto, ma Bonavita si fa ipnotizzare da Martinez che intuisce l’angolo (alla sua destra) e ne blocca addirittura la conclusione. Il raddoppio è però nell’aria e matura, puntuale, tre giri di lancette, quando Cugola si traveste da centravanti di razza e risolve con un guizzo una mischia generata sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Prima del riposo arriva anche la terza segnatura nerazzurra, con Pelamatti che dai 25 metri esplode un mancino che sorprende Martinez fuori posizione.

Nella ripresa la squadra di Mandelli si abbassa rinunciando, di fatto, a pungere di rimessa, e infondendo coraggio a un Barça che, senza più niente da perdere, si riversa in massa nella metà campo avversaria. Al 4' arriva la rete di Jordi Coca, glaciale nel trafiggere da distanza ravvicinata Bonucci sull’assist del solito Paez. La pressione operata da Caravaca e compagni non si traduce in occasioni concrete, ad eccezione di quella creata sugli sviluppi di una punizione calciata da Jordi Coca e corretta clamorosamente sul fondo, da posizione favorevole, da Paez Gavira.


LAZIO - URBETEVERE 1-0

LAZIO Morsa; Bedini, Del Vescovo (61’ Vecchi), Quaresima, Nannini (68’ Nuccorini); Rossi G. (C) (65’ Minelli), Carboni, Napolitano (53’ Marafini); Cherubini; Botticelli, Serafini (53’ Gennari) PANCHINA Rossi M., Francia ALLENATORE Alboni

URBETEVERE Della Sala; Gagliardi, Chillè, Campana (69’ Lo Schiavo), Cupellaro; Mercurio (46’ Croci), Menchinelli (60’ Capozzi), Capuano (22’ Rimella), Legnante (C); Giuncato (39’ Vetere), Borni PANCHINA Bindi, Buffa ALLENATORE Barba

MARCATORI Botticelli 9’

ARBITRO Teodoli di Aprilia

NOTE Rigore fallito al 15’ da Legnante (U) Ammoniti Quaresima, Cherubini, Carboni, Vetere, Vecchi, Morsa, Gennari Angoli 2-5 Rec. 1’pt, 5’st


L'esultanza della Lazio ©Varani

La Lazio incamera i primi tre punti del suo Memorial Varani sconfiggendo di misura l’Urbetevere e mantenendo in piedi, dopo il rovescio al debutto col Barcellona, le speranze di qualificarsi per le semifinali di domenica. Ancora una sconfitta onorevole per i canarini di Barba che, come era già successo loro contro la Juventus, portano via complimenti ma non punti da una gara giocata ad armi pari con una professionista.

A decidere la sfida la seconda rete nella rassegna del centravanti biancoceleste Botticelli, a segno al 9' con una precisa staffilata mancina dal limite dell’area di rigore. Un minuto più tardi seconda chance per la compagine di Alboni, con Napolitano che sublima una percussione per vie centrali con una bordata che si spegne tra le braccia di Della Sala. Per annotare la prima iniziativa gialloblu occorre attendere soltanto 180 secondi: tanti ne impiega Mercurio per trovare il varco giusto sulla destra e impegnare Morsa con una botta in diagonale. Al 17' pregevole iniziativa di Bedini: il terzino laziale si incunea sull’out sinistro, converge verso il centro e scaglia un tiro che Della Sala alza sopra la traversa per evitare problemi maggiore. Nella ripresa l’Urbetevere intensifica la pressione ma il suo forcing non ha successo. La banda Barba, infatti, resta al palo, quello scheggiato dal dischetto da capitan Legnante, al quale non basta procurarsi un penalty e spiazzare Morsa per far esultare i suoi. Nel finale applausi per Botticelli, autore di una spettacolare rovesciata che trova l’opposizione di Della Sala, e proteste Urbetevere per un contatto in area di rigore, con protagonista Vetere, in pieno recupero.

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