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Tor Tre Teste, parla Pane: "Arbitri? Abbassiamo i toni e aiutiamoli"

Il ds di via Candiani replica al presidente dell'Urbetevere Rapone dopo le dichiarazioni rilasciate alla nostra testata sulla partita di Giovanissimi FB tra rossoblù e giallobù

31 Ottobre 2017

Tor Tre Teste, il ds Pane ©GazReg

Tor Tre Teste, il ds Pane ©GazReg

Tor Tre Teste, il ds Pane ©GazReg

Alcuni giorni fa, il presidente dell'Urbetevere Alberto Rapone era intervenuto sulla questione arbitri. Nello specificio aveva parlato dopo i fatti di Tor Tre Teste – Urbe classe 2004 (leggi qui l'intervista). Il commento del numero 1 gialloblu ha lasciato più di qualche perplessità in via Candiani, sede della società di Di Bisceglia e Liverani che, attraverso il direttore sportivo Edoardo Pane, è voluto intervenire sull'argomento: “Quando ho letto le dichiarazioni del Presidente Rapone mi è venuto da sorridere – commenta il ds della Tor Tre Teste – Nutro molto rispetto per la sua persona e la società che rappresenta, tuttavia mi sembra alquanto strano sentirlo parlare di arbitraggi quando lo scorso anno, seppur con merito, ha portato a casa un titolo regionale Giovanissimi grazie a dei rigori, definiamoli, generosi”. Edoardo Pane poi aggiunge: “Il Presidente Rapone poi si lamenta dell'arbitraggio di Tor Tre Teste – Urbetevere? Strano, perchè in quella gara è stato concesso un rigore a favore dei gialloblù molto discutibile, e ci sono le immagini che lo dicono. Avremmo potuto parlare di arbitraggi in più di un'occasione, anche negli anni passati, ma siamo abbastanza intelligenti per capire che questo è il calcio giovanile e i direttori di gara che ne fanno parte sono qui per imparare. E' una ruota, no? Una volta ti va bene, una volta ti male. L'importante però è prenderla con filosofia perchè se tutti i dirigenti chiamassero Gazzetta Regionale ogni lunedì per parlare di arbitraggi allora voi sareste rovinati (ride, ndr)”. Insomma Pane vuole smorzare i toni: “Stiamo più sereni, abbassiamo i toni. Al di là dell'Urbetevere, parlo anche di altri personaggi che sui social o attraverso canali ufficali parlando di arbitraggi scandalosi. Sono ragazzi come quelli che alleniamo e che vogliamo far crescere. Aiutiamoli”.    

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