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L'intervista

Tor di Quinto, Passalacqua: "Ora vedo una squadra vera"

Il tecnico dice la sua sul recente periodo; giunto al terzo risultato utile di fila, il gruppo rossoblù si è rilanciato

21 Febbraio 2018

Evandro Passalacqua (FotoDelGobbo)

Evandro Passalacqua (FotoDelGobbo)

Evandro Passalacqua (FotoDelGobbo)

Il Tor di Quinto respira. Almeno un po'. Come fosse rimasto in apnea per lungo tempo, adesso il gruppo rossoblù sentire nuovamente ossigeno nuovo e fresco dentro di sé. Giunto al terzo risultato utile consecutivo, il Tor di Quinto festeggia la vittoria per 3-1 con l'Ostiamare e una zona retrocessione distanziata di quattro punti. Non è tantissimo, ma già è qualcosa. Si subisce molto di meno, si segna molto di più: la squadra è in crescita, come ci racconta il tecnico Evandro Passalacqua. “L'avevo detto, questo era un gruppo profondamente rinnovato, che aveva bisogno di tempo. Nel corso della stagione poi sono emersi un po' di problemi, che ci hanno rallentato, senza contare che, com'è normale che sia, i ragazzi si buttano anche un po' giù di morale quando i risultati vengono a mancare. Ma la buona volontà paga sempre e lo stiamo vedendo adesso. Come la vivo? Personalmente sono molto felice, per diversi motivi: in primis per i ragazzi, perché li vedo più sereni, molto più uniti fra di loro, e determinati a raggiungere i propri obiettivi. Stanno tirando fuori un grande carattere, vogliono dimostrare a tutti che sono più forti di quanti si pensi. Poi sono felice e grato alla società e al presidente, perché ci sono sempre stati vicini, trasmettendoci fiducia e mettendoci nelle migliori condizioni di lavorare. E questo, visti i difficili risultati dell'andata, non è da tutti e per questo li ringrazio.” Un Tor di Quinto cresciuto, dicevamo. Sono arrivati due importanti rinforzi a dicembre, ma non solo: “Abbiamo adattato diversi giocatori, spostandoli da centrocampo in difesa, ottenendo ottimi risultati. Tutta la squadra sta difendendo molto meglio ora.” Non solo, si segna anche di più. Sempre più frequente il nome del bomber, Giglio, fra i marcatori. “Giglio sta crescendo molto, ma credo che la svolta sia stata il gioco di squadra. Lui, ma anche Mocchi o Crocetti per esempio, prima sfruttavano le proprie qualità un po' troppo per se stessi, ricercando la giocata personale. Ora vedo che collaborano molto di più fra di loro, si cerca il compagno ci si sposta in funzione degli altri. E questo è molto importante: finalmente vedo una squadra vera di fronte a me.” Ora c'è un match importantissimo, lo scontro diretto in trasferta con l'Aurelio. All'andata finì 0-0. “Ricordo una brutta partita, giocata con timore da entrambe le formazioni. Loro hanno diverse individualità, soprattutto fra centrocampo e difesa, di un certo spessore, in più è una squadra ordinata. Spero venga fuori una sfida più emozionante e giocata a viso aperto.”

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