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L'intervista
19 Aprile 2018
Davide Olivetti (FotoDelGobbo)
Lui lo aveva detto. Davide Olivetti, il 26 ottobre 2017, dopo sei giornate di campionato e un Città di Ciampino con due soli punti in tasca, aveva detto: "Ci salveremo". Non "forse", non "ci proviamo", bensì "ci salveremo". (In fondo potete trovare correlato l'articolo in questione, ndr) Una dichiarazione spiazzante che forse da una parte ha spinto i suoi stessi ragazzi a dare il massimo, ma che dall'altra senza dubbio mostra come la fiducia del tecnico nei suoi sia stata fin da subito incrollabile. Queste le sensazioni dell'allenatore, dopo aver raggiunto l'obiettivo. "Sicuramente siamo tutti molto felici per il risultato, contenti soprattutto per come abbiamo gestito e superato le criticità nel corso dell'annata. Io avevo detto quella frase a inizio stagione perché mi ero accorto che c'erano delle grosse potenzialità, nonstante quei magri risultati iniziali: dovevamo solo farle emergere." Nel corso della stagione sono cambiate tante cose. "Sì, quasi paradossalmente rispetto all'andata abbiamo subìto più goal nel ritorno. Prima eravamo attenti dietro, ma segnavamo poco. Ad un certo punto, verso gennaio, abbiamo deciso di provarci: alzare un po' il baricentro di questa squadra, provare a proporsi in modo più spregiudicato, accettare in campo l'uno contro uno per far uscire la nostra qualità. Alla fine, è stata una scelta che ha ripagato. Abbiamo perso degli equilibri alle volte, ma è stata una sperimentazione positiva a mio modo di vedere. Sono molto fiero dell'evoluzione compiuta da questo gruppo: fin dall'inizio i ragazzi vedevano miscelate bene in loro stessi caratteristiche tecniche e fisiche e, con il passare del tempo, hanno raggiunto un livello di consapevolezza riguardi l'intensità non indifferente." La gioia è arrivata al termine della gara con il Bettini, vinta per 1-0. "E' stata una bella partita contro il Cinecittà. Loro hanno una squadra molto forte, ma noi volevamo vincerla a tutti i costi quella partita, perché volevamo salvarci per nostro merito, senza farci condizionare dai risultati delle altre. E così è stato."
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