Grifo Academy, Petrone: "Orgogliosi di questi ragazzi"

Dopo la sconfitta subita con il Tor Lupara nello scontro diretto del girone B, la Grifo Academy, seconda in classifica, torna a festeggiare la vittoria, scoonfiggendo l'Accademia Sporting Roma per 3-0. Continua il percorso di crescita del gruppo allenato dal responsabile generale del club Adriano Petrone: con lui abbiamo parlato dell'ultima partita e della stagione dei ragazzi, la prima nel mondo agonistico. "Nel primo tempo ci siamo un po' adagiati contro l'Accademia, poi nella ripresa abbiamo fatto molto meglio. La sconfitta con il Tor Lupara? Sarebbe stato più giusto un pareggio. Ci hanno segnato su calcio d'angolo negli ultimi minuti, dopo diverse situazioni interessanti per noi in cui non siamo riusciti a concretizzare." Sulla stagione. "La squadra si conosce da tanto tempo, è cresciuta qui da noi, sta facendo un grandissimo campionato e, secondo me, avrebbe potuto competere tranquillamente anche in un contesto regionale. Di questo gruppo mi inorgoglisce l'unione: la rosa conterà quasi trenta elementi e sono sempre tutti presenti agli allenamenti, affiatatissimi. Basta pensare che alla trasferta a Subiaco, fra le più lontane per noi, ben otto ragazzi non convocati sono venuti a vedere i compagni in tribuna. Il ricordo sportivo più bello sinora? Sicuramente la vittoria con il Futbol Talenti, prima di Natale. Perdevamo 2-0 e siamo riusciti a rimontare e vincere per 3-2 con una grandissima reazione." Netta anche l'evoluzione sul campo. "Assolutamente. La cosa che mi dà più soddisfazione è la versatilità che questi ragazzi hanno acquisito con il tempo. Riteniamo sia altamente formativo ruotare i ruoli ai ragazzi, per incrementarne il bagaglio di esperienza: avremo schierato in totale almeno venti formazioni diverse, senza mai calare nel rendimento: lo riteniamo un grande risultato." Nel weekend ci sarà da affrontare la sfida con il Piana del Cavaliere, vinta all'andata. "Ricordo un successo conquistato senza troppe difficoltà ma non dobbiamo commettere l'errore di sottovalutare i nostri avversri che, sicuramente, saranno cresciuti da allora."