Focus

Adriano Carmellini: è lui il regista della Tor Tre Teste

Alla scoperta del forte centrocampista centrale classe 2006 protagonista di un'ottima stagione in maglia rossoblù

Nel mondo del cinema la figura del regista ha sempre suscitato grande interesse e curiosità, basti pensare ad alcuni nomi che hanno fatto la storia di questo ruolo e sono indelebili nella mente degli appassionati della settima arte. Federico Fellini, Stanley Kubrick, Quentin Tarantino, solo per citarne alcuni. Ma, non solo nel cinema il regista è una figura così importante. Questo termine è stato preso in prestito anche nel gergo calcistico, per indicare colui che detta i tempi alla squadra e, anche nel mondo del pallone, ci sono dei nomi che sono leggenda in questo campo: pensiamo ad esempio a Xavi, Pirlo o Modric. Noi proprio di un regista con i fiocchi vogliamo parlare, il suo nome è Adriano Carmellini, centrocampista classe 2006 della Tor Tre Teste capolista nel Girone A. Giocatore che impressiona particolarmente per la spiccata personalità che lo contraddistingue, la grande abilità nella gestione del pallone e l'eleganza nei movimenti. Quest'ultima in particolare ha ispirato il soprannome che abbiamo pensato per lui in redazione (grazie ad un'intuizione del mio collega ed amico Lorenzo Canicchio), ovvero "Il Pianista". Mister Di Renzo lo schiera appunto davanti alla difesa, posizione che gli calza a pennello e nella quale può sfruttare al meglio due delle sue caratteristiche migliori: visione di gioco e qualità di passaggio. Lì riesce anche ad essere incisivo nella fase difensiva, mettendo la giusta grinta negli interventi e sfruttando la sua intelligenza tattica per intercettare le linee di passaggio avversarie. Ha già fatto vedere cose importanti in questa prima stagione di Settore Agonistico e nonostante ciò, come è normale che sia vista la giovanissima età, i margini di miglioramento sono ancora molti. Continuando su questa strada chissà che presto non potremo trovare Adriano nel mondo del Professionismo, come capitato già a diversi ragazzi passati per Via Candiani e che ora calcano addirittura i prati della Serie A.

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