Testaccio 68, Pulina: "I 2006? Una stagione di crescita"

Un'annata di formazione per i 2006 del Testaccio 68: dopo aver affrontato il difficile passaggio dal mondo della scuola calcio a quello dell'agonistica, si sono uniti e hanno fatto gruppo contro le difficoltà, crescendo di giornata in giornata fino allo stop di tutte le attività sportive arrivato a causa del Coronavirus. E con l'incertezza del futuro ci si guarda alle spalle, a quel che si è fatto, constatandone la bontà. Positivo in questo senso il bilancio sulla stagione dei più giovani giocatori dell'agonistica del club per il direttore sportivo Pulina. "La nostra Under 14 ha sicuramente raccolto nel corso di quest'anno meno di quanto ha prodotto. Gli manca di certo qualche punto in più e ritengo che il mister abbia fatto un discreto lavoro a livello tecnico tattico su questi ragazzi. Giocano a pallone e questo è quello che volevamo, in vista del futuro, di una prossima stagione in cui poter fare un campionato diverso. Dove possiamo migliorare?Sicuramente sotto il profilo della mentalità. Con un po' di testa in più avremmo potuto certamente toglierci maggiori soddisfazioni sul campo in questo torneo, finché si è giocato". Per quanto riguarda i progressi fatti dalla squadra: "Come accennavo, sotto il profilo tecnico-tattico sono stati fatti grossi passi in avanti, i ragazzi sanno come stare in mezzo al campo, non buttano mai via il pallone. Devono solamente rendersi definitivamente conto che la scuola calcio è finita e che serve qualcosa in più nel mondo agonistico, ma già hanno cominciato questo processo".