Jem's, Miraglia: "Amiamo le sfide difficili: siamo pronti"

Una settimana. Sembra incredibile se pensiamo a quanti mesi sono passati dall'ultima gara ufficiale di campionato giocata, ma finalmente, fra una sola settimana i tornei Regionali avranno inizio. E la Jem's di mister Christian Miraglia non sta più nella pelle: dopo aver già ffatto vedere cose promettenti nel precampionato, non vede l'ora di scendere in campo per questo suo primo anno d'agonistica. “Il lavoro procede bene”, spiega il tecnico, “si é creata l'empatia giusta tra di noi, vedo i ragazzi attenti e disponibili a mettersi in discussione e a sacrificarsi per un obiettivo comune. C'é attenzione nell'addestramento, ci sono i sorrisi e l'ambiente é l' ideale per inseguire i nostri sogni: non abbiamo la minima pressione e c'é davanti ai nostri occhi sempre l'esempio di chi questo sport l'ha fatto da professionista. Questo, in poche parole, è l'ambiente Jem's in cui abbiamo la fortuna di operare. Dobbiamo solo essere più accurati possibile nel rispetto delle regole da seguire perché non vogliamo fermarci”. Chiediamo a Miraglia se l'interruzione della passata, ultima stagione di scuola calcio abbia lasciato degli strascichi negativi. “Esser stati bloccati per più di tre mesi ha rallentato il processo di crescita, ma la grande voglia che ho riscontrato in ognuno dei ragazzi dalla ripartenza ha fatto sì che questo gap si stia pian piano assottigliando... dobbiamo lavorare mantenendo sempre alto l'entusiasmo dentro ciascuno di loro”. Capitolo campionato: la Jem's è stata inserita nel girone A di Under 14 Regionali e all'esordio affronterà il DLF Civitavecchia. “Il raggruppamento in cui siamo capitati è molto interessante ed impegnativo, abbiamo già incontrato nel torneo My Soccer Player tre squadre del nostro girone e sono tutte ben organizzate. Sono ambienti che conosco bene, ho giocato in quelle zone da dilettante. Sono certo che ci divertiremo e che sarà un'esperienza che ci accrescerà. Iniziamo subito con una squadra tosta che ha più esperienza di noi, ma io, Tiburzi e i nostri ragazzi amiamo le sfide difficili. Ritengo che sia fondamentale iniziare bene, l' autostima farà la differenza. Ultimi giorni di lavoro? In questa fase che precede l'inizio dei giochi stiamo curando i dettagli e abbiamo appena finito di costruire le fondamenta del gruppo. Vogliamo esprimere la nostra identità e venderemo cara la pelle”.