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L'intervista
Il tecnico rossoblù fa il punto sullo strabiliante inizio di stagione che vede i suoi a 9 punti con 19 gol fatti e appena 1 subito
09 Ottobre 2024
Marco Pellegrini, Grifone
Si dice che chi ben comincia è a metà dell'opera. In questo caso il campionato è ancora lunghissimo, ma di certo il Grifone ha mandato un segnale forte. Al loro esordio in élite, infatti, i rossoblù hanno inanellato tre vittorie in altrettante gare arrivando ad occupare la prima posizione con corazzate del calibro di Urbetevere, Ostiamare e Trastevere. "So di avare un gruppo molto preparato, questi risultati sono andati oltre le mostre aspettative - rivela il mister Marco Pellegrini - Alleno questi ragazzi sin dalla scuola calcio ed è un piacere vederli a questo livello. Abbiamo una rosa ampia formata da ragazzi che si allenano duramente durante la settimana cercando di mettermi in difficoltà nelle scelte. La mentalità è quella giusta. Proprio per questo motivo non possiamo porci limiti. Io stesso, la società e i ragazzi siamo molto ambiziosi e vogliamo proseguire su questa strada". Un avvio incredibile condito da ben 19 gol a fatti a fronte di solo uno subito e nato da una volontà ben precisa: "Quello che chiedo sempre ai miei ragazzi è di avere un approccio forte e di fare la partita anche se grazie al nostro organico possiamo permetterci di riprendere in mano situazioni complicate". Idee che si ritrovano in campo e hanno permesso al Grifone di stupire in questo avvio di stagione, ma il mister tiene i piedi per terra: "Stiamo facendo bene e abbiamo l'organico giusto per continuare così. Ad eccezione di due elementi, sono tutti ragazzi provenienti dalla scuola calcio del Grifone e, anche se con percorsi diversi, sono tutti arrivati pronti all'agonistica con i risultati che stiamo vedendo. Dal al 19 agosto si allena con serietà permettendomi di avere tante soluzioni. Di questo non orgoglioso e non posso che ringraziare innanzitutto il mio staff, ma anche la società che da sempre ci mette nelle condizioni di lavorare al meglio". Non siamo ancora a metà dell'opera, ma l'inizio fa ben sperare.
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