O capitano mio capitano: ecco Virgilio, guida della sua Vigor Perconti

O capitano mio capitano, impossibile non conoscere questa citazione del film "L'attimo fuggente" ed il consiglio per chi non l'avesse mai visto è quello di correre a guardare un capolavoro del cinema che regala tanti insegnamenti importanti. Ma un vero leader che cosa deve avere? Deve essere il migliore, o non basta? Trascinatore, perno, quella fascia intorno al braccio significa tante cose e non solo essere bravi in quel che si fa. Un capitano deve riuscire a tenere coeso e concentrato un gruppo durante una partita, una sessione di allenamento o semplicemente dentro gli spogliatoi. Quando parliamo di leader, è difficile non pensare a Giordano Virgilio della Vigor Perconti.

Tutto quello che abbiamo elencato, il difensore dei blaugrana lo rispecchia alla perfezione. Il classe 2012 di via di Grotta di Gregna non solo svolge le sue "mansioni" con maestria, ma sa come mettere ordine nella formazione di Matteo Delle Fratte. Parliamo di ordine nei momenti più delicati, in cui bisogna ritrovare la via giusta per approcciare alla gara con una concentrazione vincente. Virgilio è un difensore pulito, centrato, non ha paura nelle uscite ed alza costantemente il baricentro della propria retroguardia dettando ai compagni il momento giusto per farlo. Nei contrasti ha un buon timing difensivo e buoni anticipi, ma non finiscono qui le sue qualità.

Quando la Vigor guadagna un calcio di rigore, ad incaricarsi di batterlo è sempre lui e, come abbiamo notato, non gli manca la freddezza nel farlo. Infatti, dei tre penalty assegnati a favore dei blaugrana, tutti si sono trasformati in gol, anche nei momenti più decisivi, come contro il Grifone in cui il numero 6 siglò dagli 11 metri la rete del 2-1, dopo lo svantaggio iniziale. Oltre ai tre centri dal dischetto, Virgilio è anche quello che, sempre nella sfida con i rossoblù, ha firmato il tris con un colpo di testa che ha permesso a Giglio e compagni di proseguire la sfida in discesa.

Il gioiellino di Delle Fratte è già sotto gli occhi attenti dei club professionistici e di questo non avevamo dubbi. Una buona struttura fisica accompagnata da tutte le caratteristiche sopracitate non potevano non suscitare l’attenzione dei prof e forse è giusto esporsi sul fatto che a fine anno sarà tra i papabili che voleranno in una società di Serie A. Adesso, però, il cammino è ancora lungo e nonostante le grandi aspettative riposte su di lui, c’è un obiettivo da inseguire ed il difensore blaugrana vorrà rendersi ancora protagonista.

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