Ecco la partita dell'anno! Gli Osservati Speciali di Roma-Lazio

Non ci sarà spazio per emozioni, non ci sarà spazio per errori, non ci sarà spazio per sbagliare. Serve la classica partita perfetta per prendersi questo derby e volare alla Final Four Scudetto. Roma-Lazio potrebbe essere davvero la partita dell'anno, considerato anche lo spettacolo che questi due gruppi hanno abituato ad offrire. Ricordate come andò a finire la stracittadina di febbraio?

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Una stracittadina sensazionale quella andata in scena al Green Club 

Se le due della Regular Season avevano il loro peso, in quel momento dell'anno non potevano essere decisive, ma quella di Trigoria lo sarà. Alla Lazio basta un pareggio per volare a Formia e giocarsi le proprie chance Scudetto, la Roma deve rimanere invece con la calcolatrice alla mano anche in caso di vittoria, considerato il ko contro il Napoli nella prima giornata. Tra dubbi e incertezze, di certo abbiamo che se c'è derby... ci sono Osservati Speciali!

Dos Santos 5 Nel primo tempo Tocci va continuamente in affanno quando puntato nell’1vs1. Spesso, però, manca della giusta cattiveria per incidere del tutto. Nella ripresa cala di intensità e lucidità con le classiche giocate che vengono meno. Il problema è che si intestardisce in maniera eccessiva continuando a provare dribbling a tutto spiano. L’apice è raggiunto sul gol divorato a tu per tu con Orlando. Quel che più fa "rabbia" è il talento a disposizione di questo ragazzo, che per ora si è visto solo in parte. 

In casa Roma attenzioni rivolte a Dos Santos Braga, funambolico esterno che ha  un potenziale infinito, in gran parte ancora inespresso. A più riprese, nel corso dell'anno, si è sottolineato questo concetto relativamente al 10 di mister D'Andrea, da cui dipenderà una buona dose di derby. D'altronde, il giudizio dopo Lazio-Roma d'altronde fu eloquente.

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Il portiere biancoceleste si conferma tra i migliori della categoria: nonostante i tre gol subiti è tra i migliori in campo del derby

La logica è la stessa nella scelta dell'Osservato Speciale biancoceleste: sconfinato talento, guizzi da Giocatore, ma poca continuità. Tutto normale - ricordiamo ed evidenziamo - trattandosi di giovanissimi al primo campionato "vero". Jacopo De Vincenzo, un nome e un cognome, un fantasista potenzialmente sublime, a cui sembra però mancare sempre quel qualcosa in più. Un qualcosa in più che ha tra le corde, ma che va ancora scoperto. E allora quando, se non nella partita dell'anno...