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Delia Bini: "Sicurezza sui campi, educazione e passione"

L'organizzatrice del torneo chiude ufficialmente la nona edizione con il suo discorso, tra emozioni ed esortazioni

20 Settembre 2016

Delia Bini al momento della premiazione

Delia Bini al momento della premiazione

Delia Bini al momento della premiazione

Giunto ormai alla sua nona edizione, il Memorial Alessandro Bini si è confermato un grande momento di sport. Immancabile, al termine della finalissima (vinta dall’Accademia Calcio Roma 3-1 ai danni del Ladispoli) il discorso di Delia Bini, che ricorda alle istituzioni l’importanza della sicurezza sui campi di calcio: “Quest’anno è stata un pochino più dura rispetto alle edizioni precedenti. Si è cercato di osservare tante regole: è giusto, ma voglio sperare che ci ha detto di osservare tali norme in campo, voglia farlo anche per quanto riguarda i campi dove mandiamo a giocare i nostri figli. Questa è la cosa che ci tenevo di più a rimarcare”. Non manca poi una frecciatina da parte dell’organizzatrice del torneo: “Ci sarebbe anche una tiratina d’orecchie, ma non a tutte le società che hanno partecipato. Sono stata qui 15 giorni e mi sono accorta di una cosa: invito alcune società ad insegnare ai propri ragazzi a dire ‘buongiorno’ o ‘buonasera’ quando entrano o escono da qualsiasi luogo, perché questo è il loro biglietto da visita. A prescindere da chi vince o perde: chi rispetta gli altri rispetta se stesso. E’ più facile insegnare questo che un dribbling o una marcatura. Per il resto, l’importante è che si divertano sempre, in maniera sicura”. Al di là di tutto, lo spirito che anima il Memorial Alessandro Bini è sempre quello del sano agonismo, del divertimento e della passione, come ricorda Delia: “Questo Memorial è il momento più gioiso, il momento del gioco, quello che piaceva di più ad Alessandro. Noi ce la mettiamo tutta affinché i ragazzi siano contenti ed abbiano un bel ricordo. Mi spiace nel caso in cui ci sia stata qualche mancanza da parte mia per non aver invitato alcune società, ma il fatto che abbia vinto l’Accademia, un club emergente, mi dà ragione nel cercare di coinvolgere sempre nuove realtà”.

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