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l'intervista

Torrenova, la carica di Di Julio: "Adesso ci aspettano delle finali"

Il tecnico bianconero fa il punto in vista del finale di stagione e traccia la via da seguire per centrare la salvezza

26 Marzo 2018

Torrenova, mister Di Julio ©Lori

Torrenova, mister Di Julio ©Lori

Torrenova, mister Di Julio ©Lori

I Giovanissimi Elite del Torrenova stanno lottando per mantenere la massima categoria regionale e da quando al timone del collettivo 2003 di via dei Ruderi di Torrenova c’è mister Dino Di Julio, la squadra ha cambiato passo. “Quando sono arrivato, il gruppo era penultimo in classifica e con tanti punti di distacco dalla zona salvezza. Per come sono abituato ad allenare nel settore giovanile, ho subito cercato di far capire ai ragazzi che l’obiettivo era importante, ho provato immediatamente a dare una svolta emotiva ai giocatori sul piano caratteriale dicendogli che si dovevano unire ancor di più per fare un finale di stagione da protagonisti esordisce in questi termini l’allenatore bianconero, che poi prosegue - Fino ad oggi penso che i risultati inizino a vedersi. C’è anche un pizzico di rammarico per la sfida con tro il Santi Michele e Donato che stavamo condicendo e che potevamo portare a casa; nel calcio basta una piccola distrazione e l’esito di una gara che smebrava positiva può cambiare”. Il calendario non aiuta il Torrenova nel finale di stagione, con una serie di gare in cui servirà il massimo impegno: “Adesso abbiamo partite fondamentali contro tutte squadre che lottano per i playoff, ma allo stesso tempo anche noi abbiamo un traguardo importante da raggiungere - spiega il tecnico - Ci attendono delle finali e gara dopo gara dobbiamo tirare fuori il massimo”. L’ultima battuta di Di Julio è sul temperamento che vuole dal suo collettivo: “Ogni squadra ha il suo obiettivo: quando si lotta per uscir fuori dalla bassa classifica, serve per prima cosa tanta determinazione, più la voglia di lottare su ogni pallone. Chi ci sta davanti ha più qualità e per sopperire a questo serve una squadra organizzata e con idee. I miei devono uscire dal campo sempre consapevole d’aver dato tutto”.

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