Ordine e rinnovamento: Urbe, una finale non casuale

Al primo tentativo solitario è arrivata la prima grande finale Scudetto. Sono ore di grande attesa in casa Cicchetti e in tutto il mondo Urbetevere. La formazione di Pasquale Barba si sta preparando per l'ultimo atto di San Marino contro il Tau Altopascio con l'obiettivo di conquistare il tricolore. Un percorso perfetto, glorioso, che avrà reso orgogliosa la neo presidenza della Pisana, che si è presentata davvero alla grande da quando ha preso il timone  (solitario) del club gialloblu. Claudio, Valerio e Camilla Cicchetti hanno ricevuto un'eredità importante da Alberto Rapone. Badate bene, i Cicchetti ci sono sempre stati con l'ex presidente gialloblu, però diciamolo: camminare da soli, in un mondo come quello del calcio giovanile del Lazio, non è affatto facile. C'è da combattere ogni giorno la “guerra per i calciatori”, e in quest'ottica l'apporto di Fabrizio Stazi è stato fondamentale, ma soprattutto bisogna lottare contro tutte le malelingue del “senza Rapone l'Urbetevere andrà perduta”. E invece no. Tutt'altro: presa la direzione del club, la famiglia Cicchetti ha impostato tutto secondo “ordine e rinnovamento”. Ordine: la gestione interna della società da parte di Camilla. Rinnovamento: le idee e i progetti di Valerio. Tutto sotto l'occhio vigile del papà Claudio, che continua negli investimenti sull'impianto. Aria di cambiamento, aria giovanile che apprezziamo e supportiamo. Non sappiamo se la Coppa oggi prenderà la via di Roma. Una cosa è certa, però: la strada presa dalla famiglia Cicchetti è quella giusta.