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26 Ottobre 2019
L'esultanza di Biferali
"Un capitano deve essere in grado di condurre la propria squadra, qualunque sia la partita o il risultato", sono le parole di Lorenzo Biferali, leader della Pro Calcio Tor Sapienza. I gialloverdi di Lascaro sono partiti bene in questa stagione e il loro capitano ha commentato così proprio questo avvio di annata: "Queste prime cinque giornate sono state molto positive sia a livello di punteggi che di prestazioni. Abbiamo dimostrato in diverse gare quello di cui siamo capaci, un match in particolare che mi è piaciuto è stato quello contro la Lodigiani dove siamo riusciti ad imporci per 2-1. L'obiettivo è sempre lo stesso: migliorare quanto fatto rispetto alla scorsa stagione". Con la fascia al braccio da quest'anno, Biferali ci ha raccontato come ha vissuto questo onore di cui è stato incaricato, passando poi al rapporto con i compagni e l'allenatore: "E' stata una grande emozione essere nominato capitano, ora però devo ripagare la fiducia che il tecnico e la società hanno riposto nei miei confronti. Con mister Lascaro ci siamo tutti trovati bene sin da subito. La prima cosa che abbiamo fatto è stato un confronto con lui dove ci ha detto quello che voleva da noi. Come squadra stiamo lavorando sodo per migliorarci e credo che continuando in questo modo arriveremo all'obiettivo richiesto. Con i miei compagni c'è grande sintonia sia dentro che fuori dal campo. Io come capitano cerco sempre di dare il buon esempio, incoraggiandoli e spronandoli in gara. Spiego loro che anche un semplice contrasto può fare la differenza se intrapreso con la giusta cattiveria, sono questi i particolari che ti permettono di vincere le partite". Cresciuto e formato come terzino destro, il giovane Lorenzo ha concluso la nostra intervista spiegandoci quali elementi deve avere un buon leader secondo lui: "Un capitano deve saper bilanciare la giusta dose di serietà e gioco. Si deve far sentire quando è il momento ma deve anche saper scherzare per allentare la tensione del gruppo. Il capitano è una conseguenza del duro lavoro, un riconoscimento di quanto fatto nel lungo termine. Non tutti però hanno il carattere e la determinatezza per essere un leader. Un giocatore a cui mi ispiro? Maicon, mi piace molto il suo modo di giocare anche in proiezione offensiva".
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