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l'intervista
23 Marzo 2020
SS Michele e Donato, Sugamosto
In questi giorni di stop alle attività, Emiliano Sugamosto ripercorre la stagione del suo SS. Michele e Donato: "Per noi la prima parte di campionato è stata una fase di ambientamento: abbiamo trovato alcune difficoltà ma poi, con un obiettivo comune all'interno dello spogliatoio, siamo riusciti presto a guadagnarci la zona play out, facendo risultati importanti - esordisce il mister, che poi aggiunge - Tra questi il più bello è stato senza dubbio il successo in casa contro il Tor di Quinto primo in classifica: una grande emozione che ci porteremo dentro per sempre. In questo momento quel ricordo per i miei ragazzi può essere un viatico, un pensiero positivo". Poi la pausa forzata, con l'allenatore giallo-amaranto che sceglie un approccio diverso dalla media: "L'interruzione è stata per noi come un 'rompete le righe'. È un discorso di responsabilità: con gli ospedali pieni di gente, ai ragazzi non abbiamo dato un programma da seguire, preferisco che loro facciano quello che si sentono". Sugamosto predica infatti responsabilità, fondamentale per venire a capo di questa emergenza: "Ci teniamo in contatto, quasi tutti i giorni ci salutiamo e condividiamo foto. Cerchiamo di restare vicini tramite i social e gli ho detto che stiamo giocando una partita difficilissima, tutti titolari, ma noi tatticamente dobbiamo essere perfetti, restando a casa e facendo tutto quello che ci viene detto - conclude - Spero che passi tutto in fretta perché questa situazione ci sta togliendo quello che ci piace di più".
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