Delle Fratte e Fabi, un trofeo per due. Parola ai mister di Urbe e Tor Tre Teste

Stefano Fabi ha preso la Tor Tre Teste a novembre, plasmandola secondo le proprie idee e portandola fino alla finalissima. Il tecnico ci ha descritto la stagione attraversata assieme ai suoi, una squadra che fino ad ora si è dimostrata capace di reggere grandi confronti: "Stiamo vivendo la finale con la giusta serenità, preparandola come abbiamo preparato le altre partite. Questa è una bella settimana che ci porterà a vivere qualcosa di interessante, i ragazzi sono attenti, vogliosi e determinati, vogliono fare bene. Sappiamo di avere di fronte un avversario molto forte che ha dominato il suo girone ed ha fatto benissimo nelle finali, e sappiamo che sarà una partita molto complicata". Abbiamo quindi chiesto al mister se si aspettasse, una volta preso le redini del gruppo, di arrivare fino all'ultimo atto: "Il gruppo partiva già con dei buoni presupposti, chi mi ha preceduto ha lavorato bene ed ho avuto il piacere di proseguire il lavoro iniziato. I ragazzi si sono messi subito a disposizione delle mie idee, hanno subito interpretato il mio pensiero e giornata dopo giornata sono stati bravi a migliorarsi. Sono stati bravi a credere in ciò che gli proponevo ed hanno mostrato grande abnegazione. Era una buona squadra e lo ha dimostrato, prevedere di arrivare fino alla fine è sempre difficile ma i presupposti c'erano, la fiducia in loro era molta e loro sono stati bravi a ripagarla. Per completare l'opera ora manca un tassello, loro sono maturati molto, durante la settimana si sacrificano tanto e questo emerge nella partita, ma è un merito loro, sin da subito hanno capito di poter fare una bella annata ed hanno lavorato duro". Queste invece le parole del tecnico riguardo l'Urbetevere: "Loro sono una squadra molto forte, non è un caso se non hanno mai perso e non è un caso che abbiano subito pochi gol, frutto delle loro abilità individuali e collettive. Gli piace avere il controllo del pallone e dominare la partita, hanno qualità importanti e dovremo essere bravi a controbattere, saper soffrire nei momenti della partita che lo richiederanno e tenere una certa lucidità".