regine provinciali
Fortitudo Roma, Carlo Salustri: "Soddisfazione enorme"
Il tecnico ripercorre la cavalcata che ha portato i suoi ragazzi alla vittoria del campionato
Una vittoria straordinaria quella della Fortitudo Roma, con il tecnico Carlo Salustri che analizza la stagione: "È stata lunga e faticosa, ma ricca di soddisfazioni. Il momento chiave? Il rigore all’ultimo contro il Real Tuscolano: ci ha dato consapevolezza. Il gruppo ha contato tantissimo, molti ragazzi sono amici da sempre e cresciuti nella Fortitudo. All’inizio si spera sempre di vincere, ma l’obiettivo era migliorare. Dopo sette vittorie di fila, abbiamo capito di potercela fare. Questa vittoria è una grande soddisfazione personale e professionale, frutto di lavoro serio. I ragazzi sono cresciuti tanto, grazie anche agli istruttori della scuola calcio: il merito è di tutti. Il momento in cui ho capito che avevamo qualcosa di speciale? Contro il Ciampino: sotto 1-0, in dieci uomini, ma vinciamo 4-1. Sul piano tecnico giochiamo con il 3-5-2. Studiamo gli avversari, ma la nostra identità è chiara. La preparazione degli allenamenti richiede cura: con questi ragazzi ogni dettaglio conta. Siamo migliorati soprattutto nel possesso palla. Il salto ai Regionali lo affrontiamo con entusiasmo e voglia di crescere. Il livello sarà più alto, ma noi non abbiamo paura. Non ci poniamo limiti: vogliamo fare bene. Più dei risultati, conta che portino con sé il ricordo di un gruppo vero, costruito insieme. Gestire ragazzi di 14-15 anni, in piena fase di crescita personale non è semplice, bisogna trovare la chiave giusta per entrare in relazione con ciascuno di loro. Più di tutto, ho cercato di insegnare loro tre cose fondamentali: serietà, ambizione e umiltà e lo abbiamo ricordato spesso. Nei momenti difficili, una volta capito che l’obiettivo era alla nostra portata, è stata proprio la voglia di raggiungerlo a tenerci uniti e motivati. Allenare una squadra giovanile è diverso rispetto a lavorare con una squadra di categoria superiore: qui si può incidere molto, soprattutto con ragazzi che affrontano per la prima volta il calcio a 11. Ciò comporta anche una grande responsabilità. Al di là dei risultati, spero che i miei ragazzi si portino dietro il ricordo di aver costruito qualcosa di importante insieme, con l’impegno e l’apporto di ognuno. La soddisfazione più grande di quest’anno è stata vederli divertirsi in campo, crescere e aumentare la loro autostima partita dopo partita. Se devo ringraziare qualcuno, il mio primo pensiero va a Daniele e Junichi, compagni di viaggio insostituibili che porterò sempre con me. E, naturalmente, tutta la società".