Una sconfitta da cui imparare: Colleferro, non smettere di sognare

Anche in una gara in cui non è riuscito a trovare la via del gol, il Colleferro ha comunque messo in mostra, nei suoi momenti migliori, un ottimo gioco corale e individualità importanti. A partire da Rotondi (in foto ©Rotondi) che è cresciuto con il passare dei minuti e che con la sua velocità e le sue iniziative sulla sinistra ha dato del filo da torcere agli avversari. Anche Habilaliaj sull'altra fascia, a sprazzi, ha fatto vedere di sapere come pungere rientrando sul suo mancino. Al centro dell'attacco capitan Abballe si è mosso bene, peccando forse un po' di cattiveria sotto porta in particolare nell'occasionissima del primo tempo. Un tridente che però di qualità ne ha tanta e con i suoi interpreti che, quando dialogano, lo fanno a meraviglia. Non possiamo non parlare di Matteo Ioli, tra i trascinatori del Colleferro in queste prime giornate e tra coloro che più ci hanno colpito nel primo raduno della Rappresentativa: non è stata la sua miglior partita ma, anche in una giornata non al top, si nota subito che l'ex Frosinone nella visione di gioco e nel toccare il pallone ha un qualcosa di speciale.

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Positive anche le prestazioni di Stornelli e Carlini in mezzo al campo. Insomma il materiale c'è e Lucidi con la sua esperienza sa come esaltarne le qualità. Per questo il Colleferro non deve smettere di sognare e ripartire dopo questa sconfitta, perché può stare lassù a lottare con le big fino alla fine.

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