I voti della finale Scudetto: Koffi supersonico, Cellamare stoico

ROMA

Mastrantonio 6.5 Magari non sarà stato determinante come in semifinale ma non sbaglia nulla. E' una sicurezza

Missori 7 Salva un gol sulla linea nel primo tempo e questo basterebbe ma lui ci aggiunge la solita vagonata di chilometri su e giù per la fascia.

Falasca 6.5 Lotta, suda e non si arrende mai. Non è un caso se persino un colosso come Anane oggi non ha lasciato il segno (38'st D'Alessio sv Entra nel finale ma da il suo apporto e si unisce alla festa tricolore)

Faticanti 7 Guerriero vero. Si piazza la centro del campo, morde caviglie e smista pallone tanto che i dirimpettai rossoneri finiscono con l'alzare bandiera bianca.

Catena 6.5 quando serve sa come farsi valere. Concede poco o nulla anche ad un attaccante micidiale come Rossi un altro bomber di lusso dopo Pesce che rimane ingabbiato.

Muratori 6.5 Perfetto nei tempi e nella copertura degli spazi. Nella ripresa stoppa con una naturalezza disarmante Anane

IL MIGLIORE Koffi 8.5 E' lui l'uomo che ha deciso questa finale. Parte con le solite sfuriate poi, dirottato al centro, insacca il gol che fa sbandare il Milan. Non contento serve anche a Cherubini la palla del definitivo ko. Inarrestabile.

Lilli 6.5 Fraseggia con la consueta disinvoltura ma stavolta oltre alla qualità di sempre ringhia anche in fase di non possesso dando sostanza ed equilibrio ai suoi. (23'st Mirimich 6.5 Entra quando il Milan prova a spingere ma lui è bravo nel gestire bene il pallone)

Padula 6.5 Si presenta in grande stile con una rasoiata in diagonale che spaventa subito il Milan. Non segna ma fa di tutto per creare grattacapi ai centrali rossoneri (5'st Liburdi 7 Entra bene in partita sua la scintilla che accende l'azione del secondo gol)

Pagano 7 Alla fine trova sempre il modo per lasciare il segno. A gara bloccata è lui a dipingere l'assist perfetto per il gol di Koffi.

Cherubini 7.5 Sfrontato e irriverente palla al piede, quando si accende è imprendibile. Insacca il raddoppio poi eccede nei fronzoli quando sfiora il tris (38'st Simone sv Entra al fotofinish e al triplice fischio si gode il tricolore)

ALLENATORE Tanrivermis 10 La sua Roma è la squadra più forte d'Italia. L'ha detto il campo ma lo dice anche il gioco che ha saputo dare ai giallorossi. In semifinale ha annichilito un Napoli che non aveva mai perso e in finale piega il Milan grazie all'intuizione di voler puntare tutto su un attacco leggero che manda in tilt i rossoneri

MILAN

Di Chiara 6 Un paio di belle uscite ma poi è costretto ad inchinarsi alle fiammate di Koffi e Cherubini

Cellamare 6.5 Il migliore dei suoi, chiude e riparte e nel finale salva pure un gol sulla linea

Incorvaia 5.5 Soffre la rapidità di Koffi che in avvio prova a prenderlo spesso alle spalle. Con Liburdi poi non gli va tanto meglio

Dipalma 6 Esce solo per esigenze tattiche perchè nella sua gara non ci sono errori. Pulito e preciso negli interventi (18'st Luscietti 5.5 Entra per dare la scossa ma di fatto non si accende mai)

Camara 5 Macchinoso, non sempre sfrutta a dovere la sua forza. Sul gol di Koffi è lui a sbagliare le misure e lasciarsi scavalcare dal pallone

Foglio 6 Là in mezzo è l'ultimo che molla e soprattuto prova mantenere la lucidità di manovra sino all'ultimo

Sette 5.5 Si allarga spesso per far gioco ma alla fine combina poco (25'st Montalbano 5.5 Entra per aiutare i suoi nella disperata rimonta ma oggi la Roma è imbattibile)

Bozzolan 5.5 Discorso simile a quello fatto per Sette. Si sacrifica giocando in un ruolo non suo ci prova ma non punge

Rossi 6 Quando il pallone piove in area lui è un pericolo costante. Spaventa i suoi vecchi compagni con una girata che per poco non vale il gol dell'ex

Boni 5.5 Va a corrente alternata. Quando si accende è pericoloso ma alterna troppi momenti bui (33'st Galli sv Troppo poco il tempo a disposizione per dare un giudizio)

Anane 6.5 Quando ha campo e possibilità non delude e si conferma come un brutto cliente per chiunque. Il Milan si rende pereicoloso soprattutto sulle sue sfuriate

ALLENATORE Polistina 5 La finale non gli sorride. Tanrivermis azzecca la mossa giusta puntando tutto sulla velocità mentre il suo Milan non riesce proprio a cambiare copione finendo così con il cadere sotto i colpi della Roma