La Lazio, Tommaso Rocchi ed il suo centrocampo con i fiocchi

Non ci giriamo intorno. Se Rocchi in questo avvio di campionato sta facendo sognare, molto del merito va al suo centrocampo. Stellare. Solo così si puó definire. Qualità da vendere e tanta, tanta classe. La Lazio ha infatti deciso di affidarsi ai piedi buoni e questa scelta sta dando i suoi frutti. Basta pensare alla stagione, fin qui entusiasmante di Nazzaro. Sempre titolare, si è guadagnato la convocazione in Nazionale. Un riconoscimento importantissimo, per un giocatore importantissimo. Grandi doti d'impostazione, ma sono le letture a sorprendere maggiormente. Il gol con la Sampdoria ha messo in luce anche buoni tempi d'inserimento, da migliorare solo la fase di schermo della difesa, ma col tempo arriverà anche a questo. Poi c'è un gruppo di tre ragazzi, che in ogni allenamento si danno battaglia per un posto da titolare. Stiamo parlando di Di Venanzio, Giubrone e Di Nunzio. Tutti potenzialmente numeri 10, ma con caratteristiche diverse uno dall'altro. Più tecnici Di Nunzio e Giubrone, più fisico Di Venanzio. I primi più incisivi in fase offensiva, l'altro più utile alla squadra nelle due fasi. Finora sia Di Nunzio che Di Venanzio sono andati almeno una volta in gol, risultando sempre decisivi. Rocchi sceglie ogni domenica anche in base all'avversario che ha di fronte. Non semplice, ma avere questi "problemi" non può che essere d'aiuto all'allenatore biancoceleste. E infine Troise, la punta di diamante di questo centrocampo. Una trottola che corre avanti e indietro per il campo senza sosta, riuscendo quasi sempre a cambiare marcia al match. Se si accende lui sono guai per gli avversari. Fin'ora sono due le reti messe a segno grazie alle sue doti balistiche. Un mix di tecnica e fisico che lo rende un giocatore potenzialmente completo. Rocchi quest'anno può fare bene, ma molto, se non tutto, dipenderà dal centrocampo.