Roma-Trapani: lo scacco matto di Tugberk Tanrivermis

Nonostante la Roma arrivasse alla sfida con il Trapani da favorita, nel primo tempo i giallorossi hanno sudato, e non poco, nel riuscire ad impensierire la retroguardia avversaria. Il merito va dato tutto al tecnico Spadaro che, oltre ad aver caricato i suoi nel modo giusto, ha messo in atto una vera e propria ragnatela in grado di bloccare il reparto offensivo capitolino. L'undici siciliano, infatti, ha approcciato alla sfida con grande concentrazione e determinazione. L'aggressività è stata la chiave principale che ha permesso ai granata di resistere alle offensive di casa. Il modulo proposto dall'allenatore del Trapani ha intrappolato l'attacco giallorosso, Tranchida quasi in marcatura su Tarantino è riuscito a stroncare sul nascere ogni trama della Roma. L'attaccante ex Tor Tre Teste faticava tra le grinfie della difesa trapanese e, di conseguenza, anche Bolzan e Polletta, non riuscendo ad innescare con efficacia il numero 9. Duplice fischio, le squadre rientrano negli spogliatoi e qui emerge tutta la bravura di Tanrivermis, Lettura perfetta del momento. Fuori Tarantino e Polletta, dentro Graziani e Cavacchioli. La Roma cambia volto, appare sin da subito più spigliata. Contromossa di Spadaro, Alagna entra al posto di Tranchida ma i giallorossi prendono completamente le redini del match. Cavacchioli, solitamente schierato come terzino, si posiziona sull'esterno alto (a sinistra) mettendo in crisi Adamo. Con il passare dei minuti i giallorossi aumentano il ritmo, il Trapani è alle corde e cede al quarto d'ora sotto il mancino del solito Marazzotti. Il numero 10 si ripete allo scadere del match, ancora con il suo magico sinistro. Decisivo l'assist del neo entrato Cavacchioli che si è rivelato una vera e propria spina nel fianco della retroguardia avversaria. Triplice fischio, scacco matto Tanrivermis, tre punti Roma.