Frosinone, are you ready? Carincilandia, crash test Pescara

Punto primo: ritrovare il feeling migliore. Punto secondo: riscattare la sconfitta dell'andata. Quando si parla di giovanissimi, bisogna andarci cauti e avere la capacità di guardare oltre il risultato. Se vinci e giochi benino, meglio dirlo. Se perdi e ti esprimi al massimo del potenziale a tua disposizione, va sottolineato con l'evidenziatore. Il Frosinone ha davanti a se una tappa in stile Hollywood, da riflettori superpuntati e alti sulla sfida di domenica al Delfino Training Center contro il Pescara. Proprio gli abruzzesi, nel girone di andata, sono stati gli unici capaci di stregare il parco dei divertimenti di Carincilandia, apparso meno fantasmagorico e scintillante del solito nell'ultima prova di due settimane fa alle prese con il Lecce. 

Comfort zone: this is why they play. Gioco, che bellezza

C'è un'altra vita oltre e dopo il calcio. Li vedi prima degli allenamenti che questi ragazzi prima di una squadra sono un grande gruppo di amici che giocano lo sport più bello del mondo e lo trasformano in una giostra favolosa ogni volta che scendono in campo. Se per altri la comfort zone è rappresentata dal surfare sull'ultima onda di una partita e sfruttare l'episodio, il mistmatch, la furbata, i giallazzurri sono al comando della classifica perchè sono insaziabili perfezionisti. Non c'è stata partita in cui non sono andati al massimo - secondo tempo col Lecce a parte per un calo di concentrazione più che fisico -  e non c'è settimana in cui i ciociari non meritino di essese onorati per la costante e insistita ricerca di una filosofia chiara di gioco. Aggiungeteci un pizzico di determinazione feroce e così si arriva lontano, a toccare le vette. Ora che c'è il Frosinone non vuole scendere. A Pescara ci vorrà il più grande spettacolo del "Ferocior ad bellandum" per vincere.