Under 14 Pro
Un fulmine sulla fascia destra. Lorenzo Bauco a tutto gas
L'esterno offensivo di Alessandro Rubinacci è stato uno dei grandi protagonisti di questa stagione
Se non fosse stato per il cammino di una Lazio invincibile, la Roma sarebbe tranquillamente al comando del girone con un ruolino di marcia impressionante. Il secondo posto, comunque sia, non toglie meriti al grande lavoro di Alessandro Rubinacci sulla panchina giallorossa che ha permesso la crescita e la maturazione tanto del collettivo quanto dei singoli. Lorenzo Bauco è tra questi. Il fulmine giallorosso è stato uno dei protagonisti indiscussi del campionato con 7 gol e una caterva di assist al servizio dei compagni. Numeri che hanno favorito a rendere sontuose le statistiche della Roma, come ad esempio quelle relative alle marcature realizzate. Sono infatti ben 46 le reti messe a segno dai capitolini in appena 13 gare, con una media di 3.5 gol per partita. Insieme a bomber Nardozi, Bauco ha costituito uno dei grattacapi principali per le difese che hanno dovuto fare i conti con loro. Esterno destro che fa di una velocità impressionante la sua caratteristica principe. Rapidità nello stretto e soprattutto una progressione assurda delineano Bauco come uno dei migliori profili della categoria sotto questo punto di vista. Ma il talento classe 2006 originario di Sora non è solo corsa. Perchè la velocità senza tecnica è fine a se stessa. Ed è proprio questo un altro punto sul quale l'attaccante giallorosso stupisce: la facilità con il quale mantiene il pallone attaccato al piede dando spesso l'idea di avere come un magnete negli scarpini. E se, come detto, la frequenza di passo è la peculiarità principale di Bauco, il dribbling non è da meno. Salta l'uomo con facilità e disinvoltura rendendo un inferno la domenica del terzino chiamato a marcarlo. Dove potrebbe migliorare è senza dubbio nella scelta di alcune giocate, a volte s'intestardisce nel voler superare il diretto concorrente a tutti i costi quando invece potrebbe appoggiare al compagno più vicino e chiudere l'uno-due. Ma ricordiamo che è sempre un 2006 e di tempo per migliorare ce n'è eccome. Se le basi su cui lavorare poi sono queste... La Roma potrebbe ritrovarsi una vera e propria mina nelle proprie giovanili.