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Come gioca bene la Lazio di Rocchi

Impostazione dal basso e verticalità: più estro, meno staticità. Da migliorare sottoporta, ma i presupposti per fare bene ci sono

24 Settembre 2024

Tommaso Rocchi (Foto ©Mirna De Cesaris)

Tommaso Rocchi osserva (Foto ©Mirna De Cesaris)

L'analisi tattica

Partiamo dal basso. Illuminante la manovra che parte della difesa, il centrocampo filtra bene grazie ai piedi sopraffini di Germani e Ricci per poi finire nel super tridente offensivo composto da Massarut, Petronzi e Salvati. Il copione di gioco che Rocchi intende dare alla sua squadra è chiaro: superare la metà campo con un fraseggio organizzato per poi verticalizzare andando a pescare il reparto offensivo. Un tridente che alla Salernitana non ha lasciato punti di riferimento. I due esterni, Petronzi e Massarut, si andavano a posizionare in fase di non possesso sulla linea laterale, con Salvati al centro chiamato a fare da sponda e tutto il lavoro sporco per far salire la squadra. Questo posizionamento ha costretto la Salernitana ad optare per la marcatura a uomo e l’inevitabile ampiezza che si andava a creare ha portato beneficio al 10 Mistretta che ne ha approfittato andandosi ad infilare tra le linee a destra e a sinistra. Insomma, il quadro di gioco che Rocchi vuole dare la squadra è bello e pimpante, allo stesso tempo moderno e volto al bel calcio. 

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