Quadraro Cinecittà, Vanni: "Una stagione da applausi"

“Vorrei vedere sempre il massimo impegno da parte dei miei ragazzi”. Furono queste le parole di Carlo Vanni in un’intervista dell’ormai lontano 9 novembre, quando il Quadraro Cinecittà aveva da poco conquistato la quarta vittoria di fila da inizio stagione. Sono praticamente passati tre mesi e mezzo da quel giorno, arco di tempo in cui sono state disputate altre 13 gare di campionato, ma il Quadraro è ancora lì a comandare il Girone D a punteggio pieno. Difficile trovare parole per descrivere un cammino tanto bello, quanto (forse) inaspettato, che di fatto ha permesso ai blues di mettere una chiara ipoteca sul primo posto. “Sì, una stagione da applausi – commenta orgoglioso Vanni – Questi ragazzi mi stanno dando delle immense soddisfazioni. È un gruppo fortissimo, che come avevo già detto lavora insieme dallo scorso anno e ha avuto modo di trovare una quadratura perfetta. Però cerco sempre di volare basso e lavorare insieme a loro con la giusta umiltà”. Ma qual è il segreto di questi risultati entusiasmanti? “Tanta dedizione e serietà durante gli allenamenti – spiega il tecnico – Per un allenatore questo rappresenta il massimo dalla propria squadra. Poi ovviamente ci sono anche le qualità che fanno la differenza; un ragazzo che mette a segno 50 gol in 17 partite è qualcosa di incredibile. Altri aspetti importanti, però, sono anche l’amicizia e il rispetto che si portano i ragazzi tra di loro, oltre al fatto di poter lavorare in una società che è quasi come una famiglia. La domenica voglio che scendano in campo sereni e sicuri dei propri mezzi, senza paura di sbagliare, perché un errore è una cosa che ci può stare, soprattutto a queste età”. Mancano altre 13 gare alla fine del campionato e con altrettanti punti di vantaggio sulla seconda, il Quadraro può permettersi di stare discretamente tranquillo, puntando magari a chiudere con un en-plein di successi che risulterebbe miracoloso. Obiettivo raggiungibile? “Potenzialmente potrebbe starci e sarebbe sicuramente fantastico, ma non ho la pretesa di chiedere così tanto ai miei ragazzi e soprattutto non voglio farli giocare con questa pressione – sottolinea Vanni – Mi aspetto sempre la massima concentrazione, non solo per ogni gara che andremo ad affrontare, ma come allenamento per il loro futuro”.