IL FOCUS
Marinelli infiamma l'Aurelio e il Savio ne esce scottato. L'Urbe ringrazia
L'analisi della sopresa di giornata. L'amaranto sconfiggono il Savio capolista e si portano al secondo posto col Ladispoli
Tutto si poteva immaginare meno che una partenza di questo genere da parte dell'Aurelio. Sette punti in tre partite, due vittorie, agli antipodi, ottenute contro Pro Roma e Savio, ed entrambe senza subire gol. Se la prima era molto più preventivabile, stupisce per prestazione e avversario la seconda, arrivata proprio lo scorso sabato. Con otto reti fatte e due subite, l'Aurelio non ha intenzione di fermarsi. Dopo la partenza ottima e il pareggio in trasferta contro l'ASA (giunto in rimonta), la terza giornata poneva la squadra di Marinelli davanti ad un'autentica prova di maturità. Non la più tranquilla delle giornate: di fronte il Savio di Menasci, fin lì impeccabile e reduce dalla manita contro l'Ostia Mare. Se prima della partita tutti i pronostici sembrano essere per la squadra biancoblù, ecco che il campo racconta una storia diversa. Dopo un primo tempo chiuso a reti inviolate, sale in cattedra l'Aurelio che prima con Tataru e poi con Evangelista schiaccia il Savio e porta a casa i tre punti, siglando una vittoria che ha il sapore dell'impresa. La seconda posizione dell'Aurelio (a pari punti con il Ladispoli) alle spalle di un Urbetevere in mini-fuga ha un sapore particolare: un sapore che sa di una squadra vera, dove tutti gli undici effettivi partecipano alla manovra. E' sufficiente pensare che in sole tre giornate sono andati a segno ben sette giocatori diversi. Un'autentica cooperativa del gol che ha portato il solo Quintin, tra l'altro non un attaccante, a quota 2 nella classifica capocannonieri. Dopo la vittoria nella prima giornata, mister Marinelli non si è voluto sbilanciare, ricordando come il primo obiettivo rimanesse la salvezza. Parole di circostanza, certo, ma che non nascondevano una speranza nel futuro, visto anche quanto di buono il gruppo aveva dimostrato già nelle passate stagioni. La consapevolezza della bontà del lavoro svolto fino a quel momento c'era. E ora c'è anche negli altri. Ancora non si è ben consapevoli di dove possa arrivare la squadra di Marinelli, ma per ora la prova di maturità è stata superata. A pieni voti.