L'importanza di chiamarsi Zambro, Marini esulta grazie a Marco

Può esultare, Marco. Lo sa bene che quello è un gol importantissimo.

Siamo al quarantesimo del secondo tempo all'Olympus Sport Center, gara tra i padroni di casa del Montespaccato e il Grifone Monteverde. Dopo essere passata in vantaggio la squadra di Ottaviani ha dovuto fare i conti con il numero sette con la fascia al braccio di mister Marini. Prestazione devastante, rigore guadagnato e trasformato, difensori avversari in nettà difficoltà. Siamo al quarantesimo e la gara non è finita. Altro rigore procurato, altra realizzazione. Il grido di gioia di Marini e quello del pubblico di Montespaccato ben evidenzia l'importanza di tale rete. Sono i primi tre punti in campionato per i biancazzurri, la quinta rete per il numero sette Marco Zambrini. Zambro è proprio l'autentico trascinatore della squadra. Centrocampista offensivo, fa passare dai suoi piedi la totalità delle manovre della squadra. Riferimento tanto tecnico quanto di personalità, col vizio del gol che ne ricorda costantemente l'importanza del colpo messo a segno dalla società di Giuseppe De Carli. L'ex Urbetevere, dopo un provino estivo con la Ternana, è approdato alla corte di Andrea Marini, diventando ben presto il simbolo di una formazione che ha però faticato nelle prime giornate. Anche lo stesso capitano ha alternato prestazioni buone ad altre mediocri, ma risultando costantemente l'uomo più pericoloso. Nel mezzo l'autentica prova capolaoro sfoggiata contro l'SFF Atletico, dove nonostante una tripletta da urlo non è riuscito a portare punti alla propria formazione. La costanza arriverà, nel frattempo è giusto festeggiare i primi tre punti. 

Può esultare, Marco. Lo sa bene che quella è una vittoria importantissima.