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L'Empire condanna la violenza "Ma servono buoni esempi"

Durante il match contro il Città di Cerveteri Abolesci compie un brutto gesto, la società lo condanna ma fa una richiesta ben precisa

04 Marzo 2019

Daniele Gabriele

Daniele Gabriele

Daniele Gabriele

La stretta cronaca sportiva lascia il passo nel week end appena chiuso in casa Empire. Durante il match dell'Under 16, il portiere biancoverde Abolesci spinge l'arbitro, Mazzocco di Roma 2, e viene prontamente espulso. Oltre al comportamento più che sbagliato del giocatore, la società però ci tiene a precisare un altro concetto e per farlo affida la parola al presidente Daniele Gabriele e al ds. Il primo a parlare è il presidente. “L'ha spinto e l'arbitro è caduto in terra. Scena molto brutta, un comportamento che la società condanna senza dubbio. E' un gesto grave che abbiamo stigmatizzato già alla fine della partita, non fa parte di quello che noi insegniamo. Però dall'altra parte non mi è piaciuto il comportamento dell'arbitro che si è buttato per terra, facendo finta di essere stato colpito al volto. E parliamo di una persona adulta. E' un tipo di comportamento che non si può accettare. Noi facciamo gli educatori, sei una persona grande, non puoi fare una cosa del genere. E non voglio parlare dell'arbitraggio durante il match perché tanto abbiamo perso, pur se al termine di una sfida molto bella e tirata contro una delle migliori del campionato. C'è il rischio che questo ragazzo possa non giocare più a calcio. Lui merita una lunga squalifica, però non può neanche smettere di giocare a calcio perché un arbitro adulto simula. Lo stesso arbitro mi ha allontanato dal campo, nel match contro il Cortina, perché mi ero permesso di entrare in campo per soccorrere il portiere avversario che in uno scontro di gioco aveva preso un colpo alla testa. Io come faccio ad educare un ragazzo della mia squadra se poi l'esempio di chi porta le regole in campo è questo? Io però non posso accettare, ripeto, che la descrizione di quanto accaduto venga ingigantita. Sicuramente per me, per i valori che porto nella società un comportamento del genere significa che ho fallito. Soprattutto se compiuto da un portiere, visto che io ho giocato in porta per tanti anni. Sono contento che tutti i giocatori abbiano detto quello che ho detto io ai ragazzi. Non hanno scusato il loro compagno, hanno capito che cose del genere non si fanno. Questa è l'unica cosa positiva che ho visto ieri”

Di Vasta “Condanniamo il comportamento del giocatore e faremo di tutto affinché il nostro giocatore venga punito per il gesto che ha commesso. Noi siamo contro ogni gesto violento sia verso arbitri che verso avversari. Però è giusto che ognuno venga punito per quello che ha fatto. Non si può fingere di aver subito un colpo al volto. Non si dà l'esempio in questo modo”

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