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La Voce del capitano, Casagrande e la sua Ostiamare

Questa settimana abbiamo conosciuto il capitano dei biancoviola: è tanta la nostalgia del campo

12 Aprile 2020

Riccardo Casagrande

Riccardo Casagrande

Riccardo Casagrande

È mancata la continuità quest'anno, fino allo stop in seguito all'emergenza Coronavirus, all'Ostiamare di m mister Pino Romani. Una squadra dotata di buone qualità, ma che non è riuscita a raccogliere sul campo quanto sperato. Ne abbiamo parlato con il capitano dei biancoviola, il terzino destro Riccardo Casagrande. "È stato un campionato con alti e bassi, è vero, abbiamo iniziato bene vincendo le prime partite, ma poi andando avanti non siamo riusciti a confermare l’andamento positivo iniziale, nonostante il grande impegno del mister, della squadra e di tutto lo staff.Uno dei ricordi più belli che mi resta dentro, ripensando alla stagione è stata sicuramente la gara fuori casa contro l’Aurelio: venivamo da un momento non facile e dovevamo vincere a tutti i costi. Inizialmente stavamo perdendo, ma alla fine con grande carattere di squadra siamo riusciti a ribaltare il risultato, portando a casa una vittoria importante per tutti noi. Un punto di forza della nostra squadra? Siamo una squadra che cerca di dare sempre il massimo in campo, in ogni partita e ci sentiamo ben preparati sia tecnicamente che atleticamente. Se penso a un aspetto che invece ci è mancato in questa stagione penso al fatto che non siamo sempre stati concreti sotto porta, non trasformando in gol tutte le occasioni che abbiamo avuto". Tutti ricordi che sembrano distanti anni luce oggi, nel pieno dell'emergenza Coronavirus. "Sicuramente è un momento difficile quello che stiamo affrontando, la prima settimana è passata tranquilla nella convinzione che tutto potesse finire presto e che saremmo tornati a in campo presto, ora a distanza di tempo mi manca sempre di più giocare a calcio con i miei compagni, però cerco di non buttarmi giù e continuo ad allenarmi a casa come posso sperando di tornare a giocare il più presto possibile". Sull'esser capitano, Riccardo Casagrande ci dice che: "Io sono onorato e orgoglioso di essere il capitano di questa squadra, è sempre una grande emozione indossare la fascia al braccio. Secondo me per essere un buon leader bisogna dare sia in campo che nello spogliatoio il buon esempio, impegnarsi sempre al massimo negli allenamenti e nelle partite e incitare i propri compagni anche nei momenti più difficili. Penso che il mister abbia deciso di farmi capitano forse perché ha rivisto in me queste caratteristiche".

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