Provinciali

Don Bosco, Ruotolo: "Stagione di grande crescita"

Il tecnico del team di Genzano commenta l'annata vissuta con i suoi ragazzi: dal suo arrivo è stato un percorso in crescendo

Un percorso a metà classifica quest'anno per la Don Bosco Genzano, nel girone D del proprio campionato: una stagione purtroppo interrottasi bruscamente in seguito all'emergenza Coronavirus, ormai più di due mesi fa. Ne abbiamo parlato con il tecnico, Carmine Ruotolo. "Personalmente ho sempre lavorato in questa quarantena, cosa che sicuramente mi ha aiutato mentalmente, a differenza dei miei ragazzi, che sono invece nel pieno dell'età adolescenziale e che quindi, per questo, con più difficoltà riescono ad accettare il non poter uscire con gli amici o praticare lo sport che amano. Siamo intanto da poco entrati nella fase due, e a tal proposito, mi sento di ricordare a tutti che resta importante il cercare di stare a a casa il più possibile, per limitare il rischio di sprecare quanto di buono fatto nella fase uno". Sulla stagione con i suoi ragazzi: "Io sono arrivato in un secondo momento, ho preso in mano questi ragazzi con l'aiuto di colui che io definirei un 'mentore', un esempio costante per me da cui prender spunto. Ho trovato un gruppo di giocatori da subito disponibile: i cambiamenti a livello tattico sono stati ben recepiti, anche se abbiamo lavorato inizialmente molto più sul piano tecnico e atletico, aspetti poco toccati nella prima fase del campionato. I miglioramenti a livello di squadra non si sono fatti attendere e dopo alcune sconfitte iniziali sono arrivati i risultati positivi - per me secondari in questa stagione - frutto, per l'appunto, di questa crescita. Concetti come il lottare fino alla fine su ogni pallone e il sacrificarsi per il compagno hanno iniziato a tradursi sempre più in fatti e piano pian è arrivata un'idea di gioco". È stato un anno importante anche per lo stesso Ruotolo: "Assolutamente sì, questa, a ventisei anni, per me è stata la prima esperienza a livello agonistico dopo il mio passato nella scuola calcio. Ho conosciuto dei ragazzi straordinari, con cui mi sento quotidianamente, tra risate e un po' di sano romanticismo, ricordando insieme con nostalgia il campo, il suo odore, le sensazioni che lì provavamo". L'emergenza sanitaria è scoppiata in un momento molto favorevole per la Don Bosco: "Sì, perché nelle ultime cinque partite avevamo totalizzato ben tredici punti, ci eravamo riportati dal terzultimo posto a metà classifica, in prossimità della quinta. Ma l'importante, ci tengo ribadire, quest'anno era soprattutto ottenere risultati a livello di gruppo e di gioco e questi li abbiamo avuti. Sono orgoglioso dei ragazzi: da quando sono arrivato ho chiesto loro di ascoltarmi e di comprendere l'importanza dello spogliatoio. Quando si impara infatti a vederlo come una seconda famiglia, cambia lo spirito con cui si fanno le cose, con cui si scende in campo". Chiediamo a mister Ruotolo una partita che ricorda con piacere. "Quella con il Real Velletri: all'andata i ragazzi persero - io ancora non c'ero - e in vista di questo ritorno la squadra aveva dei dubbi, c'era timore. Venivamo da alcuni risultati positivi e ci si chiedeva se un riscatto fosse possibile. Quella partita terminò con un giusto 1-1, che ricordo tuttora soddisfazione".

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