L'intervista

Trastevere, Bizzarri senza paura: "Niente pressione, il livello si è alzato"

Il tecnico degli amaranto campioni in carica parla a pochi giorni dall'inizio del campionato analizzando la base di partenza della squadra

Sarà una stagione particolare per il Trastevere, unica nel suo genere per il club. Gli amaranto, campioni in carica, si troveranno per la prima volta nella loro storia a dover difendere il titolo regionale. Abbiamo ancora in testa i ricordi vividi della finale del Sale, la rimonta sulla Lodigiani firmata da Gilardini e Napolitano.

Ora però, si resetta tutto. Si ricomincia tutti dallo stesso livello, ma i rionali avranno una difficoltà in più: contro i campioni si dà sempre quel qualcosa in più. Dovranno essere bravi, dunque, i classe 2010 di Massimiliano Bizzarri a non abbassare la guardia contro nessuno ed a portare sulle spalle la responsabilità della vittoria. Il tecnico parte proprio da questo concetto nel presentare il campionato alle porte: "È un peso importante, perché lo scorso anno mister D’Andrea ha fatto qualcosa di incredibile. Sicuramente la consapevolezza di questo risultato ci inorgoglisce, ma per il resto ci sentiamo tranquilli, non sentiamo questa pressione. Sappiamo perfettamente che ogni anno e ogni partita sono a sé. Non ci poniamo il problema, nonostante ciò vogliamo ben figurare, questo è certo". Il Trastevere è una delle poche società del Lazio che può dimostrare con i fatti di puntare sulla crescita dei giovani e questo si riflette anche sull’approccio che si adopera con le squadre del settore giovanile: "Questa è una realtà fattuale, siamo una delle pochissime squadre che puntano sul vivaio per poi portare i ragazzi ad esordire in prima squadra. Quest’anno ci sono stati Drisaldi e La Rocca che facevano addirittura l’Under 17 e si ritrovano ad essere titolari in Serie D. Sicuramente è un qualcosa che ti stimola a lavorare sulla crescita dei ragazzi sotto ogni punto di vista, ed è quello che io ed il mio staff stiamo facendo. Stiamo lavorando sui dettagli, sugli aspetti extra campo, soprattutto la mentalità, oltre che sul gesto tecnico, questo sempre in ottica di un possibile impiego in prima squadra".

Cruciale nel puzzle che compone una squadra di calcio è il gruppo, che spesso fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta, e nelle giovanili risulta essere sempre un’incognita, visto i continui cambiamenti all’interno delle squadre: "Abbiamo un gruppo di ragazzi eccezionali, con una predisposizione al lavoro importante. Quello è una base di partenza, perché i ragazzi devono credere in ciò che l’allenatore dice, per loro deve essere un leader. Da questo punto di vista ho dei veri soldatini (ride, ndr). Poi, ripeto, non sentiamo la pressione della vittoria, quindi vedremo dove possiamo arrivare. Siamo consapevoli che il lavoro fatto in un certo modo può essere importante sia per la squadra che a livello personale". Infine, chiude sul nuovo formato e le differenze che può comportare: "Credo che quest’anno sarà diverso, è nuovo per tutti. Noi allenatori sappiamo che il livello si è alzato e che sarà un campionato estremamente duro, in cui ci sarà da lottare fino alla fine. Ci sono sette, otto squadre veramente importanti, ma deve essere uno stimolo in più per i ragazzi perché sono tutte grandi partite. Ho creato delle competitività tra i vari ruoli proprio per cercare di tenerli sempre sulle spine, perché siamo consapevoli di dover alzare l’asticella".

SCOPRI LA NUOVA APP GAZZETTA REGIONALE

Dati, statistiche, profili giocatore, panoramica squadra, Top 5+1 e molto altro ancora:

PORTA LA TUA PASSIONE A UN LIVELLO SUPERIORE!

SCARICA L’APP

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.