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Bucri - Barbarossa: una maglia, due numeri 9
I due classe 2001 si contendono il posto al centro dell'attacco giallorosso a suon di gol. Per Rubinacci c'è solo l'imbarazzo della scelta
La Roma vola in un campionato in cui non smette di segnare. 21 le reti messi a segno dalla formazione di Rubinacci in sette partite. Un ruolino di marcia stellare ma che, al proprio interno, racchiude una sfida che a Trigoria si vive a suon di gol: quella tra Alessandro Barbarossa e Flavio Bucri. Due bomber veri, tanto che da soli hanno realizzato praticamente la metà delle reti dei giallorossi, ma una sola maglia.
Due 9, una maglia Sino all'anno scorso, Alessandro Barbarossa era il titolare indiscusso al centro dell'attacco di D'Andrea. Una stagione da incorniciare in cui l'attaccante ha lasciato emergere tutto il suo potenziale. Barbarossa si è rivelato, soprattutto alla finali Scudetto, come una pedina fondamentale dello scacchiere tattico giallorosso. Sponde, lavoro sporco e, ovviamente, i gol. Da questa estate però le cose a Trigoria sono cambiate. L'arrivo di uno come Flavio Bucri ha mischiato le carte tanto che, da riserva, la punta ex Ostiamare ha ben presto scalato a suon di gol le gerarchie. Ora i due si contendono una maglia da titolare con Rubinacci che se la ride e si gode un reparto avanzato ora ancora più ricco.
L'asticella si alza Quella della mancanza di incisività nelle cosiddette seconde linee, era una delle note dolenti che sarebbero state poco gradite a D'Andrea. L'allenatore infatti avrebbe chiesto rinforzi soprattutto per accrescere il livello di competitività interno alla squadra alzando così l'asticella del gruppo. Richiesta accolta e di cui ora ne approfitta Rubinacci. Soprattutto nel ruolo di prima punta infatti, la Roma dispone di due giocatori che hanno iniziato la stagione in maniera praticamente perfetta. La staffetta tra Bucri e Barbarossa è infatti ormai diventata un classico per la Roma con i due giocatori che, anche grazie ad una sana competitività, non accennano ad alzare il piede dall'acceleratore. Quattro gol per Barbarossa, sei per Bucri: un bottino che farebbe la fortuna di qualsiasi allenatore. Rubinacci se li gode ma, da qui alla fine, siamo certi passerà più di qualche notte insonne nel fare la formazione...