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Lazio sulle ali dell'entusiasmo, così si può volare
I biancocelesti ottengono la seconda vittoria consecutiva e diversi meriti vanno divisi tra i suoi due esterni
Perchè in fondo per volare hai bisogno delle ali. E proprio alle ali la Lazio si è affidata per vincere la sua seconda partita stagionale. Contro il Sassuolo, infatti, a salire in cattedra sono stati Quaresima e Bedini, due dai quali tutto ti puoi aspettare, un pò meno i goal. Ma è proprio con i goal che i due esterni della squdra di mister Alboni hanno trascinato i biancocelesti alla rimonta e di conseguenza alla vittoria. Quaresima è il capitano di questa squadra. Un leader in campo che non molla un centimetro. Aggressività, cattiveria e grinta le tre parole sulle quali costruisce la propria partita il numero 3. Le sue capacità di leggere le situazioni in fase difensiva gli danno spesso l'occasione di giocare in anticipo sull'avversario, ma sempre con intelligenza. Meno di qualità la fase offensiva. Non che non abbia le caratteristicheper spingersi in avanti (la rete di domenica sta lì a dimostrarlo), ma forse il lavoro richiesto da mister Alboni è diverso. Questo perchè a spingere il più delle volte ci pensa l'altra freccia biancoceleste. Bedini rappresenta la classica pallottola impazzita. Un'arma a doppio taglio che può essere decisiva più in fase offensiva che in quella difensiva. Il piede è di quelli delicati e i cross che disegna difficilmente non creano qualche pericolo. In tutte le partite giocate dai biancocelesti, i maggiori pericoli per gli avversari sono venuti dalla sua parte. Chiari-scuri in fase difensiva, ma il tempo è dalla sua parte e quindi migliorare deve essere l'obiettivo. La Lazio sta imparando a volare anche grazie alle sue ali.