Lazio, difesa ai Raggi X: tre è il numero magico

Tre soldati, schierati in prima linea in difesa della Lazio. Nessuno deve passare, ne va della vittoria. Ruggeri, Del Mastro e Mancini sono il muro che Alboni ha eretto per i biancocelesti. Tre sicurezze sulle quali si può fare affidamento per scongiurare ogni attacco esterno. Il 3-5-2 dei capitolini è il modulo adatto per una formazione che può permettersi tre difensori con caratteristiche diverse, ma che possono convivere ed emergere. Ruggeri è la novità di quest'anno, ma sembra essere in squadra da anni. Un difensore tutto eleganza e buoni piedi. La sua maestria nel coordinare il reparto si era già intravista nel Savio, ma in questa Lazio il suo apporto è sotto gli occhi di tutti. In fase di impostazione le sue qualità permettono alla squadra di uscire dal pressing avversario con più facilità. Quando deve difendere, invece, il numero 5 è sempre sul pezzo. Chiusure in recupero, passo svelto e tatntà personalità. Da migliorare le letture in anticipo, ma tanto dipende dall'esperienza in questo caso. Del Mastro invece è il centrale del trio. Sicuramente è l'uomo che tra i tre  è più restio ad accompagnare l'azione, anche per questioni di natura tattica. Ma tra i tre è quello che maggiormente supporta i compagni. Un'ancora di salvataggio, pronta a rimediare a qualsiasi errore dei suoi compagni. Guida con sicurezza un reparto solido, che è tale anche e soprattutto per i suoi meriti. Infine Mancini, il più istintivo dei tre. Agonismo e aggressività le due parole che più lo descrivono. Un animale da lotta che non tira mai indietro il piede contro nessuna squadra e nussun avversario. Un marcatore con i controfiocchi, che tatticamente è ancora tutto da costruire. Otto i gol subiti in questo avvio di stagione, in linea con le altre big del campionato. La chimica c'è, come la qualità. Serve mantenere maggiormene la concentrazione per tutti gli 80', così da salire definitivamente di livello e stabilizzarsi tra l'elite del campionato.