Speciale derby

Il richiamo della stracittadina. Riscatto è la parola chiave in casa Lazio

Federico Meuti

La voglia di rivalsa spesso fa la differenza, permette a squadre di riscattare sconfitte cocenti in passato ristabilendo le gerarchie nel presente, preparandosi già a difenderle in ottica futura. Domenica la Lazio avrà la sua occasione, quella che aspetta dal nove aprile della scorsa stagione, giorno cruciale nel cammino delle due squadre capitoline. Al Di Bartolomei i giallorossi confermavano il loro status all’interno del girone, dominando in maniera incontrastata grazie a cinque reti messe a segno tra i due tempi. Le firme di Cinti, Candido, Belmonte, ancora Candido e Morucci misero al tappeto delle Aquile praticamente irriconoscibili, mai all’interno della sfida. Adesso però le cose sono cambiate, a partire dalla guida tecnica, passata in Under 16 a Marco Alboni. Lo storico tecnico, ormai da più di un decennio sulla panchina dei romani, ha dato un’identità precisa alla rosa, facendo ruotare anche diversi elementi. Fino ad ora il numero di giocatori utilizzati si attesta intorno a quota venti, per far capire la bravura dimostrata in questo avvio di saper valorizzare i tasselli a disposizione. La squadra dal canto suo ha reagito bene nelle prime sette giornate, dimostrando una formidabile abilità nel saper far gol, arrivando ad essere il miglior attacco del campionato grazie a ventuno reti. Il merito è perfettamente ridiviso tra l’assetto disegnato dato alla squadra, e l’enorme tasso qualitativo presente dalla trequarti in su. Nebuloso, De Martino, Chiucchiuini, Fazio son tutti profili in grado di piazzare la giocata decisiva, spesso per i finalizzatori d’eccellenza Polito, Carbone e Miconi, che sanno decisamente aprire il fuoco. Come nel campionato concluso a maggio però la compagine laziale ha mostrato qualche difetto tipico della rosa dei 2007, non sempre precisa nella fase di copertura. Le reti incassate ammontano a dodici, in un reparto dove la quadra definitiva non è stata ancora trovata, considerando i molti difensori impiegati fin qui. Allo stesso modo Scuto e compagni hanno fatto intravedere qualche pecca negli scontri diretti, tallone d’Achille della passata stagione. Difatti i biancocelesti nell’annata scorsa trionfarono solo con il Benevento in campionato nell’ultima giornata prima dei playoff, ed oggi la situazione non sembra molto cambiata. Il pareggio a Benevento di due settimane fa è stato simbolo dei passi in avanti, sebbene preceduto dai ko con Bari e Frosinone, al momento lì nelle stesse zone di classifica. Una rotta quindi necessariamente da invertire, e domenica espugnare l’impianto dei cugini non solo darebbe uno sprint in più ai ragazzi di Alboni, riaprendo totalmente ogni forma di discorso in campionato.

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