Cerca
l'intervista
02 Novembre 2016
Andrea Zimbardi, attaccante del Carso ©Del Gobbo
Un bomber, nel vero senso della parola. Andrea Zimbardi, attaccante della Polisportiva Carso, si racconta in una lunga intervista: dal rapporto con il tecnico Roberto Simonetta, alla favola della scorsa stagione passando per l'infortunio, il quale non gli ha permesso di prendere parte alla scorsa finale regionale, fino ad arrivare agli obiettivi futuri. Il centravanti classe 2000 ha le idee chiare e, soprattutto, non soffre le vertigini di una classifica marcatori che lo vede saldamente al comando. Lo show di Zimbardi è appena cominciato...
Partendo dalle radici, Simonetta allena i 2000 da tre anni, possiamo considerarlo come il vostro padre calcistico. Che rapporto hai con lui e con la squadra?
“Con la squadra c'è un legame forte, siamo molto uniti e ci aiutiamo l'uno con l'altro. Stesso discorso con il mister: in tre anni ci sono state emozioni indimenticabili, come la finale del Beppe Viola e la finale play off contro il Savio, che non ho potuto giocare”.
A proposito, dall'infortunio nella semifinale con l'Urbe, che ti ha impedito appunto la finale, a quest'inizio di stagione così importante. Dieci gol fino ad ora. E' una conseguenza?
“Sì, questi gol per me nascono da una reazione, fin dall'inizio la finale era un mio obiettivo. Ad ogni modo non penso sarebbe andata diversamente perché il Savio era più forte sulla carta e lo ha dimostrato. Adesso sto dando del mio meglio e vorrei raggiungere di nuovo quel traguardo”.
La scorsa è stata una grande stagione, la quale vi ha consacrato come una delle squadre protagoniste. Qual è stata la gioia più grande?
“Vincere il girone di un campionato d'Elite in casa della Perconti, come squadra che fa parte di un borghetto è stata una gioia immensa. Ma la soddisfazione più grande è stata giocare con dei compagni che ti coprivano sempre le spalle, ed un compagno di attacco che ti capiva al primo sguardo, ovvero Gianluca Greco.”
Cosa cercherai di dare ancora al Carso e dove pensi che possa arrivare la squadra in questa stagione?
“Cercherò di fare altri gol e fornire assist. Noi del Carso non molliamo facilmente, dobbiamo essere uniti e con un po' di impegno possiamo replicarci e arrivare ai play off".
Carso-Futbol, e Urbe-Carso, come affronterete queste gare?
“In entrambi i casi dobbiamo fare la nostra partita, attualmente miriamo al terzo posto. Futbol gara difficile, con l'Urbe però inevitabilmente sarà diverso, in ricordo dell'anno scorso".
Nonostante la “distanza” si parla ancora dell'asse Greco-Zimbardi, questa volta capocannonieri dei rispettivi gironi. Come hai preso il suo cambio di rotta?
“Sono felice che stia facendo bene, per me resta eccellente giocatore ed è un fratello anche se non siamo più compagni. Inizialmente ho cercato di dissuaderlo e non l'ho presa bene. Mi manca averlo in squadra, ma anche con Duffy ora c'è intesa".
Riallacciandoci a Greco, vi ritroverete nel primo raduno della Rappresentativa Allievi di mister Macidonio. Quanto vale questa convocazione?
“Per me questa convocazione vale davvero tanto, cercherò di non deludere le aspettative dando il meglio di me. Felice di incontrare Gianluca e di giocare di nuovo insieme".
Che obiettivi ha il Carso? E quali, Zimbardi?
“L'obiettivo della squadra sono i play off, in cui personalmente vorrei una rivincita dell'anno scorso. Si deve guardare in alto, ma intanto giochiamo partita per partita. Io punto a fare bene, certo non mi dispiacerebbe arrivare in testa alla classifica dei marcatori".
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni